Sheva: «Agli arbitri il test della verità»
La modalità di selezione degli arbitri in Ucraina è quanto meno singolare. Sembra richiamare film di spionaggio relativi al periodo della guerra fredda. Solo che stavolta servirà per individuare i fischietti migliori per dirigere le partite.
Il test del poligrafo per i direttori di gara è una delle misure introdotte da Andriy Shevchenko, presidente della Federcalcio di Kiev da gennaio scorso, e ora impegnato nel processo di rinnovamento del calcio ucraino. Fra i fenomeni da combattere l’ex icona milanista — che ha accettato l’incarico di porsi a capo del movimento calcistico del proprio Paese, in ginocchio a causa della guerra — ha individuato la corruzione. Così per debellare la piaga che ha creato diversi scandali negli ultimi anni ha introdotto il ricorso alla macchina della verità. «Vediamo il poligrafo come un’opportunità per ottenere maggiori informazioni e capire con quali arbitri possiamo realmente lavorare. Abbiamo iniziato il processo da zero» ha dichiarato l’ex stella rossonera. Che poi ha aggiunto. «Chi non supera la prova, non potrà più dirigere». Del resto, di recente si sono moltiplicate le accuse nei confronti dei fischietti, rei di aver indirizzato le partite dietro compenso.
«Ho deciso di implementare i test che servono per dare maggiore credibilità agli arbitri in un momento storico in cui ci sono stati episodi controversi. Del resto in Ucraina anche nelle società private il ricorso alla macchina della verità è frequente. Ho solo mutuato dal mondo dell’economia un metodo che funziona ed è frequente e che può essere applicabile anche al calcio» spiega Andriy.
Il poligrafo, per chi non è amante di spy story, misura i minimi cambiamenti a livello di pressione sanguigna, frequenza del respiro, stato di sudorazione, elementi in grado di stabilire se la persona in questione stia mentendo. Quando ha raccolto la sfida di mettersi a capo della Federazione ucraina, Sheva aveva indicato come la qualificazione ai prossimi Europei fosse uno degli obiettivi da conseguire. Ora che il traguardo è stato raggiunto, si impegna a raggiungere nuovi scopi. Fra queste vi è la ricerca di fornire una direzione di sviluppo al calcio. Ma come avverranno i test? Saranno a sorpresa, in una media di uno o due controlli a stagione per fischietto. «La risposta degli arbitri finora è stata positiva — dice Sheva —. È una decisione che ho assunto con grande responsabilità».