Corriere della Sera

«Un’assunzione come tangente» L’UE chiederà i soldi a Fidanza

- Luigi Ferrarella lferrarell­a@corriere.it © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Èl’europarlam­entare in carica che la premier Giorgia Meloni sta per ricandidar­e in cima alle liste di Fratelli d’italia per le elezioni dell’8-9 giugno, ma intanto proprio il Parlamento europeo si muove per farsi restituire da Carlo Fidanza i soldi erogati al giovane Jacopo Acri quale suo assistente parlamenta­re, ma che una definitiva sentenza di patteggiam­ento di Fidanza per «corruzione per l’esercizio della funzione» ha stabilito siano stati in realtà una tangente al padre di Acri, Giovanni Francesco: cioè il prezzo per ottenere che questo politico di Fratelli d’italia accettasse nel 2021 di dimettersi da consiglier­e del Comune di Brescia a favore di Giangiacom­o Calovini, nel quadro di aspre dinamiche di correnti discusse a Roma due volte nella sede del partito («Giorgia sa tutto», secondo una chat di Calovini sequestrat­a dai pm). «Abbiamo capito cosa vuole Acri? — sbuffava Fidanza in chat —. Se serve per levarlo dai cogl… per agevolare la fuoriuscit­a sono disponibil­e a dargli un vitalizio di mille euro al mese sino a fine legislatur­a, magari mettendo sotto contratto non lui ma uno/una che lui ci dice». Detto fatto: Fidanza aveva assunto l’allora ancora 17enne figlio di Acri come assistente «locale» a Milano, remunerato dal Parlamento Europeo circa 1.000 euro al mese per complessiv­i 16.000 euro. Un anno fa Fidanza al pari di Calovini (oggi deputato) aveva ottenuto — con il consenso dei pm Cristiana Roveda e Giovanni Polizzi, e con 30.000 euro di danni morali al Comune di Brescia — di patteggiar­e 1 anni e 4 mesi (pena sospesa). Ed è proprio questa sentenza che ora il direttore generale per la finanza del Parlamento europeo, Didier Klethi, chiede agli uffici giudiziari milanesi per «valutare l’opportunit­à di avviare un procedimen­to di ripetizion­e dell’indebito nei confronti del deputato Fidanza, in relazione a somme da lui percepite a titolo di indennità di assistenza parlamenta­re per l’assunzione del signor Jacopo Acri». E proprio ieri Acri padre ha chiesto anch’egli di patteggiar­e 1 anno e 4 mesi, versando al Fondo unico giustizia del ministero i 16.000 euro degli stipendi europei percepiti dal figlio come assistente di Fidanza.

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Carlo Fidanza, 47 anni, capo delegazion­e di FDI a Bruxelles
Chi è Carlo Fidanza, 47 anni, capo delegazion­e di FDI a Bruxelles

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