Bersani sull’osservatore «Il sacerdote che vorrei»
Anche i suoi follower sono rimasti sorpresi: «Quando la realtà supera la fantasia... Don Camillo e Peppone!», uno dei commenti ieri su Fb, dopo che sull’osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede, è uscito un articolo suo, di Pier Luigi Bersani, 72 anni, l’ex segretario del Pd, già chierichetto e con uno zio prete che invano tentò di dissuaderlo dall’aderire al Pci. É stato lo stesso Bersani a diffondere la notizia su X (l’ex Twitter): «Una proposta inaspettata. Nella giornata
delle vocazioni il direttore Andrea Monda mi ha chiesto di raccontare che sacerdote vorrei. Come non rispondere?». E lui così ha risposto: «Il sacerdote che vorrei l’ho già avuto. Anzi, ne ho avuti due: un parroco e un prof di religione. Don Vincenzo, il parroco di una delle due parrocchie di Bettola, il mio paese, quella “proletaria”. Alla messa domenicale, ai funerali o alle comunioni, sempre presenti un bel po’ di comunisti...». Bei ricordi, tra calci a un pallone e sfide a rubabandiera. Addirittura, Bersani da chierichetto organizzò uno sciopero contro don Vincenzo «per una questione di equità nella distribuzione delle mance». Ma il giorno della sua prima nomina a ministro il parroco fece suonare le campane. «E poi don Niso», l’insegnante di religione al ginnasio: «Quando arrivò la notizia dell’alluvione di Firenze lanciò l’idea: perché non andiamo a dare una mano? Avevo 15 anni e ci sarei andato a piedi». Sacerdoti così. Da cui lui, non credente, ha imparato «per dirla con Albert Camus che l’irreligiosità è la più grave forma di volgarità». E che è sempre «possibile continuare a cercare».