«Appalti e corruzione», ai domiciliari l’ex sindaco di Avellino
Dopo aver ricevuto un avviso di garanzia si era dimesso per evitare «il solo sospetto che la permanenza nella carica» potesse «pregiudicare le indagini». Ma, immaginando che le cose non stessero volgendo al meglio, l’ex sindaco di Avellino Gianluca Festa, aveva fatto bonificare il proprio ufficio e fatto sparire il pc usato quotidianamente. Il tutto ripreso dalle telecamere nascoste dagli inquirenti nel suo ufficio. È stata questa «gravissima condotta di inquinamento probatorio» che ha spinto la Procura di Avellino a mettere ai domiciliari l’ex sindaco. La corruzione — in un fascicolo che punta a far luce su una serie di concorsi, appalti e affidamenti — è solo uno dei tanti reati tra cui figurano il peculato e il depistaggio. Ai domiciliari anche l’ex dirigente comunale Filomena Smiraglia e l’architetto Fabio Guerriero. Tra gli indagati l’ex vicesindaca Laura Nargi, candidata sindaco. In attesa degli interrogatori di garanzia l’avvocato di Festa, Luigi Petrillo, spiega come l’ex sindaco sia «pronto a chiarire, ma che non sia mai stato sentto dal pm». Un’inchiesta che segue i recenti casi avvenuti in Puglia, Piemonte e Sicilia, al centro del dibattito politico. Nel 2019 si era candidato con il sostegno di quattro liste civiche di centrosinistra (Davvero Avellino, Viva la libertà, Avellino Ora, Avellino Vera), battendo Luca Cipriano appoggiato dal Pd. Così oggi Antonio Misiani, commissario del Pd campano, fa presente che «Festa è stato eletto nel 2019 in contrapposizione al candidato sostenuto dal Pd e che è stato espulso dal partito nel 2021» e che accostarlo «oggi al Pd è un’operazione strumentale e politicamente interessata». Per il deputato avellinese Gianfranco Rotondi (FDI), l’arresto è «un episodio traumatico per la comunità, una storia che va chiarita». E mentre la presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Chiara Colosimo parla di «un segnale terribile per tutta la politica», la stessa Commissione ha chiesto gli atti delle indagini su questa inchiesta anche alla Procura di Avellino, come già avvenuto per i casi delle scorse settimane.
Le reazioni
Il Pd: noi all’opposizione di Festa, nel 2021 lo abbiamo espulso Rotondi (FDI): trauma per la città