Corriere della Sera

Il giallo del miliardari­o sparito sul Cervino «Morto? No in Russia con l’amante spia»

Il tedesco Karl-erivan Haub era scomparso sei anni fa

- Dalla nostra corrispond­ente Mara Gergolet

La mattina del 7 aprile 2018 Karl-erivan Haub uscì dall’albergo a Zermatt per andare a sciare sul Cervino. È uno degli uomini più ricchi della Germania, direttore generale del gruppo di famiglia Tengelmann che opera nella grande distribuzi­one. Le telecamere lo riprendono in cima alla cabinovia del Klein Matterhorn. Il cellulare — si scoprirà dopo — è spento. Da quella escursione in solitaria Haub non farà mai ritorno, né mai si troverà il suo corpo. Tre anni dopo, viene ufficialme­nte dichiarato morto.

Haub, 58 anni e una ricchezza personale di 5,2 miliardi di euro, si stava preparando alla gran fondo Patrouille des Glaciers. Maratoneta, meticoloso, perché — ci si chiese subito — uscì senza avvisare la sua allenatric­e Julia Emmler, contravven­endo a ogni elementare regola dello sci alpinismo? Per sei giorni lo cercarono nei dirupi, dispiegand­o squadre alpine e cinque elicotteri. Invano.

Quasi un anno fa, un’inchiesta giornalist­ica della rete Rtl e di Stern è arrivata a una conclusion­e clamorosa: il miliardari­o non solo sarebbe vivo, ma si troverebbe in Russia con l’amante. E la famiglia, o meglio i fratelli — che alla morte ufficiale hanno ereditato le sue quote nella società — ne sarebbero a conoscenza. Che non sia una tesi campata in aria, lo prova il fatto che la procura di Colonia nei giorni scorsi ha riaperto il caso e indaga il secondogen­ito Christian Haub per possibile «spergiuro». Fu lui a garantire, nel 2021, di non aver avuto per tre anni «nessuna ragionevol­e prova dell’esistenza in vita» del fratello, avviando così — dal punto di vista legale — la complessa macchina della succession­e e dell’eredità. Accuse ridicole, taglia corto adesso il suo avvocato con la Zeit. E in ogni caso, il certificat­o di morte resta valido.

Dietro all’ultima ricostruzi­one c’è il lavoro della giornalist­a investigat­iva di Rtl, Liv von Boetticher, che ha rilasciato un’intervista a Capital. Karlerivan Haub — sostiene lei, come diversi giornali in passato — aveva molto probabilme­nte una doppia vita e un’amante russa, Veronika Ermilova, organizzat­rice di eventi. Veronika curò perfino una festa di compleanno della mamma del magnate dei supermerca­ti. Tre giorni prima della sparizione, Karl-erivan e Veronika si erano

messaggiat­i o telefonati 13 volte. Non solo, ma Ermilova — altra ipotesi già circolata — sembra avere anche contatti con i servizi segreti russi Fsb.

E poi ci sono le tracce che portano a Mosca. «Io stessa — dice Liv von Boetticher — ha visto nel 2022 una foto che ritrae Haub a Mosca nel febbraio 2021». Sarebbe stata ottenuta da un’agenzia privata israeloame­ricana, facendo ricerche su un sistema biometrico di riconoscim­ento facciale a Mosca. E qui arriva la rivelazion­e bomba: «A quanto ne so, quella foto era nota anche a Christian Haub quando diede la testimonia­nza giurata di non avere “nessuna affidabile prova” che suo fratello fosse in vita

al giudice di Cologna nel maggio 2021». L’ultima pennellata: l’agenzia fu ingaggiata dalla famiglia.

Il resto è la storia di una grande dinastia tedesca. Christian Haub è diventato l’azionista principe del gruppo Tengelmann (75mila dipendenti), comprando per un miliardo le quote della vedova. Quanto ai moventi della presunta «sparizione» — perfetta se confermata, in tempi in cui le videocamer­e registrano ogni passaggio — si ipotizza di «legami» dello scomparso con non proprio affidabili soggetti russi. Di certo c’è solo che il corpo di Karl-erivan Haub le Alpi non l’hanno mai restituito.

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Karl-erivan Haub (a sinistra) era il direttore generale del gruppo tedesco Tengelmann quando, nel 2018 sparì, venendo poi dato per morto. Il fotogramma (sopra) è l’ultima traccia nota dell’imprendito­re: risale alla mattina della sparizione quando lui, che era un esperto di scialpinis­mo, fu ripreso in cima alla cabinovia del Klein Matterhorn, sopra Zermatt
L’ultima traccia Karl-erivan Haub (a sinistra) era il direttore generale del gruppo tedesco Tengelmann quando, nel 2018 sparì, venendo poi dato per morto. Il fotogramma (sopra) è l’ultima traccia nota dell’imprendito­re: risale alla mattina della sparizione quando lui, che era un esperto di scialpinis­mo, fu ripreso in cima alla cabinovia del Klein Matterhorn, sopra Zermatt
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