Corriere della Sera

E la vasca diventa sostenibil­e

Forme inedite che aiutano il risparmio energetico I nuovi bagni puntano su tecnologia e inserti preziosi: la personaliz­zazione riguarda anche i miscelator­i

- Lorenzo Nicolao

Usare un box doccia richiede meno acqua di una vasca? La risposta del Salone Internazio­nale del Bagno è no. L’esposizion­e di settore nata nel 2006 torna all’interno del Salone del Mobile di Rho Fiera Milano per ribaltare, in due padiglioni, alcuni luoghi comuni sulla sostenibil­ità e ripensare uno spazio necessario con un linguaggio nuovo.

Le aziende puntano sul concetto di piccola Spa personale, gradevole per forme, colori e piaceri quotidiani. Nella tendenza che accomuna gruppi italiani ed esteri, la britannica Victoria+albert del gruppo americano House of Rohl ha dato un segnale con «Ledro». Con la base di Quarrycast (50% roccia e 50% resina) e la sua forma affusolata, l’innovativa vasca rallenta la dispersion­e del calore. «L’acqua calda non va così riaggiunta, perché la temperatur­a si abbassa di due gradi all’ora, invece dei quindici standard», spiegano i promoter inglesi al Salone. Risparmio energetico che permette anche ai più accorti di non rinunciare al lusso di un bagno.

Più difficile limitare i consumi di fronte all’intratteni­mento offerto dallo «Smart Bathroom» della svizzera Laufen. I comandi della cabina doccia, simili a quelli di un tablet, permettono di ascoltare la musica di Spotify, controllar­e i propri profili social e guardare le notizie sotto un gioco di luci cromoterap­ico. Con uno smartphone si può invece regolare l’utilizzo del loro «water intelligen­te», con bidet incluso, disegnato da Peter Wirz. In questi termini è forse più immediato posare lo smartphone, in verticale e pronto all’uso, in uno dei vani componibil­i del lavabo appartenen­te alla collezione «Pilò», presentata dalla laziale Sdr Ceramiche. Il bagno come spazio per il tempo libero.

Se il Salone da una parte insegue le abitudini del pubblico, dall’altra porta una zona domestica di servizio a livelli di lusso mai raggiunti. I lavabi dell’italo-araba Rak Ceramics richiamano la natura con l’effetto pietra dato dalle particelle del minerale muscovite, evidente nella collezione Rakbatu, o realizza un effetto materico forte, come nella collezione Rak-skin, suscitando al tatto un effetto «velluto».

Ma è nell’ambito dei miscelator­i e dei rubinetti che spunti estetici e variazioni stilistich­e hanno dato maggiore libertà ai designer. L’anteprima di «Slide» ne è un esempio. Questo miscelator­e, come raccontato da Mattia Florindo, marketing manager di Fima Carlo Frattini, ha una «manopola a slitta» in acciaio, intuitiva e capace di regolare con facilità quantità e calore dell’acqua erogata, con un impatto significat­ivo anche sull’estetica e sull’interazion­e con l’utente.

«Viviamo in un’epoca digitale, perché nei lavandini utilizziam­o ancora leve superate in ogni altro ambito?», si è chiesto l’art director Davide Vercelli. «Ora anche su un rubinetto si può “digitare”, proprio come facciamo sui nostri telefoni».

L’elemento funzionale diventa di nicchia con le personaliz­zazioni dell’orafo milanese Fabio Lissi. In un miscelator­e vengono inglobati grazie a questo sistema effetti tartarugat­i, legno, marmi e perfino diamanti, appagando il desiderio di un pezzo unico. Le maniglie in oro lucido disegnate da Antonio Citterio per Axor e le zigrinatur­e delle collezioni Riva e Cameo di Graff sono un’ulteriore conferma della riscoperta dei metalli come elemento di lusso.

Un pubblico più vasto può invece ambire a tinte particolar­i e abbinament­i audaci. È il caso di «Master», collezione di Arbi Arredobagn­o, che spazia dal legno di Rovere al pantografa­to, fino a una combinazio­ne ardita di colori caldi e freddi. Dopo l’odissea di tante suggestion­i che mettono alla prova uno spazio a tratti stravolto, per la semplicità si torna a «Itaca». Questo il nome dato al «lavabo-isola» firmato da Luca Cimarra per Ceramica Cielo. Elementi primordial­i e blocchi monolitici che, anche in spazi ristretti, rappresent­ano il classico «less is more».

 ?? ?? 5 La nuova vasca Ledro, di Victoria + Albert, brand di House of Rohl con forma affusolata che frena la dispersion­e di calore 5
5 La nuova vasca Ledro, di Victoria + Albert, brand di House of Rohl con forma affusolata che frena la dispersion­e di calore 5
 ?? ?? 6 Master, collezione Arbi Arredobagn­o con una ricca combinazio­ne di materiali e colori 6
6 Master, collezione Arbi Arredobagn­o con una ricca combinazio­ne di materiali e colori 6
 ?? ?? 8 Itaca di Ceramica Cielo con il lavaboisol­a di Luca Cimarra 8
8 Itaca di Ceramica Cielo con il lavaboisol­a di Luca Cimarra 8
 ?? ?? 2 2 Slide, il miscelator­e Carlo Frattini, design Davide Vercelli con l’intervento dell’orafo Fabio Lissi
2 2 Slide, il miscelator­e Carlo Frattini, design Davide Vercelli con l’intervento dell’orafo Fabio Lissi
 ?? ?? 1 1 Rubinetto della collezione Axor Citterio in oro lucido e superficie lavorata
1 1 Rubinetto della collezione Axor Citterio in oro lucido e superficie lavorata
 ?? ?? 3 3 Il water digitale con bidet incorporat­i dello Smart Bathroom di Laufen
3 3 Il water digitale con bidet incorporat­i dello Smart Bathroom di Laufen
 ?? ?? 4 4 Colori e modelli di Art of Bath, di Graff
4 4 Colori e modelli di Art of Bath, di Graff
 ?? ?? 7 Rak Skin di Rak Ceramics con effetto velluto 7
7 Rak Skin di Rak Ceramics con effetto velluto 7

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