Generali riorganizza le attività Focus su polizze e risparmio
Donnet semplifica la struttura creando due unità di business, guidate da Terzariol e Bradford
Il ceo Philippe Donnet ridisegna l’organizzazione di Generali per semplificare e accorciare la catena di comando del gruppo ma soprattutto per adeguarla alle nuove dimensioni conquistate in questi anni — tra acquisizioni e crescita interna — che ne hanno fatto una realtà finanziaria con un equilibrio tra assicurazioni e asset management.
La prima novità più rilevante parte proprio dall’asset management che cesserà di essere una divisione per assumere le vesti di una holding controllata dal Leone, battezzata Generali investment holding (Gih). E a testimonianza di come le acquisizioni siano determinanti per il cambiamento non sono dimensionale ma anche strategico di un’azienda, la nuova struttura sarà guidata dal ceo Woody Bradford. Si tratta dell’amministratore delegato di Conning, la società americana di gestione degli investimenti al servizio del settore assicurativo appena rilevata da Generali che aggiunge a Gih 144 miliardi di asset in gestione su un totale di 670 miliardi. È un segnale forte, soprattutto al mercato americano, che l’asset management del Leone è un sistema aperto che vuole fare crescere anche le gestioni per clienti terzi .
Donnet avrà la presidenza della holding per seguire in presa diretta un settore che è già un pilastro del gruppo ed è chiaramente destinato a crescere ancora nel nuovo piano strategico cui Donnet e la sua squadra stanno già lavorando con l’obiettivo di presentare il nuovo documento strategico a gennaio 2025. Carlo Trabattoni, attualmente ceo asset & wealth management e ceo di Generali Investments Holding, assumerà nuove responsabilità nell’am. È sempre nel solco dell’asset management l’altra novità: Banca Generali — al cui timone ieri Gian Maria Mossa è stato confermato come ad — verrà scorporata per confluire sotto il controllo della capogruppo.
Al vertice del business assicurativo — con 82,5 miliardi di premi lordi nel 2023 (+5%) — c’è dallo scorso autunno il ceo Giulio Terzariol. Qui verrà applicato un modello «agile e semplificato che garantisce maggiore vicinanza al mercato». A fare da bussola sono di nuovo le acquisizioni. Jaime Anchústegui, ora ceo International di Generali — protagonista dell’acquisto di Liberty Seguros per 1,2 miliardi — diventa il numero due delle polizze come deputy ceo Insurance. Assieme governeranno un business diviso in 5 aree (Italia, Francia e Global business activities, Germania, Austria e Svizzera) più tre regioni: Mediterranean & Latin America, Europa centroorientale e Asia. Il gruppo elimina quindi i doppi livelli Dach e International. La nuova struttura è un’altra tappa lungo un processo di trasformazione. A un anno dal rinnovo del cda del Leone, e dopo 8 anni al vertice, Donnet compone la squadra per gestire un gruppo profondamente cambiato dalla crescita internazionale, con un business assicurativo che ha puntato su danni e nuovi servizi e un continuo rafforzamento patrimoniale. Questo si è tradotto in un dividendo passato da 0,80 centesimi del 2016 a 1,28 (2024), spinto da utili saliti da 2 a 3 miliardi.