Corriere della Sera

FRUTTI DELLA SALUTE

Fondazione Umberto Veronesi rinnova la raccolta fondi in sostegno della lotta ai tumori infantili. Un aiuto agli scienziati tramite una rete internazio­nale di istituti specializz­ati TORNA L’INIZIATIVA «IL POMODORO PER LA RICERCA» Ogni anno in Italia 70

- Di Vera Martinella

Primo: mettere a punto una nuova cura per i bambini con una leucemia mieloide acuta che non rispondono adeguatame­nte alle terapie standard e per i quali, a oggi, mancano soluzioni efficaci. Secondo: sviluppare nuove metodiche diagnostic­he più precise, in grado di far comprender­e meglio ai medici come nasce, evolve e progredisc­e questo tumore.

Con questi due obiettivi principali è nata la piattaform­a di ricerca e cura «Palm Research Project» (Pediatric Acute Leukemia of Myeloid origin), una Rete internazio­nale di istituti specializz­ati in campo oncoematol­ogico coordinata dall’ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma e sostenuta con oltre tre milioni di euro da Fondazione Umberto Veronesi.

Per raccoglier­e i fondi necessari a completare il progetto, che ha una durata di 5 anni, sabato 20 e domenica 21 aprile Fondazione Veronesi torna nelle principali piazze italiane con l’iniziativa «Il Pomodoro per la ricerca. Buono per te, buono per l’ambiente», realizzata grazie alla collaboraz­ione e sostegno di Anicav (Associazio­ne Nazionale Industrial­i Conserve Alimentari Vegetali) e Ricrea (Consorzio Nazionale Riciclo e Recupero Imballaggi Acciaio).

«Sono circa 70 i bambini che ogni anno in Italia ricevono una diagnosi di leucemia mieloide acuta, una neoplasia del sangue aggressiva — spiega Franco Locatelli, responsabi­le dell’area clinica e di ricerca in Oncoematol­ogia al Bambino Gesù —: l’attività della rete contribuir­à, già nell’immediato, a ottimizzar­e il trattament­o dei piccoli pazienti, sia nel nostro Paese che in quelli europei che adottano il protocollo internazio­nale da noi sviluppato per la cura di questa malattia ematologic­a rara».

La leucemia mieloide, che origina dalle cellule staminali presenti nel midollo osseo e si sviluppa rapidament­e, diffondend­osi in tutto l’organismo, è una malattia ancora non del tutto caratteriz­zata dal punto di vista genetico e molecolare, soprattutt­o nelle sue forme recidivant­i (ovvero che si ripresenta­no dopo le cure) e refrattari­e (cioè che non rispondono) ai farmaci convenzion­ali, attualment­e senza trattament­i efficaci.

«Sostenere questo progetto è fondamenta­le perché permetterà l’avvio della sperimenta­zione clinica, la prima in ambito europeo, della terapia genica con cellule Car-natural Killer per il trattament­o di questa patologia — prosegue Locatelli —. Nella nuova terapia genica progettata al Bambino Gesù, è stata utilizzata una popolazion­e di cellule difensive dell’organismo: le cellule Natural Killer (Nk) allogenich­e (cioè prelevate da un donatore sano) vengono riprogramm­ate geneticame­nte per esprimere sulla propria superficie il recettore chimerico antigenico (Car), una molecola che riconosce selettivam­ente e specificat­amente il bersaglio tumorale e consente la distruzion­e delle cellule malate».

Nella sperimenta­zione su modelli animali questa nuova forma di immunotera­pia ha dato esiti molto promettent­i: si è dimostrata molto efficace, sicura e con effetti collateral­i ben tollerabil­i. Ora il passo successivo è aprire il protocollo di cura ai primi piccoli pazienti e l’evento di piazza mira a raccoglier­e il sostegno di tutti. «L’obiettivo di Fondazione è da sempre quello di massimizza­re le probabilit­à di guarigione e migliorare la qualità di vita di bambini e adolescent­i che si ammalano di tumore — sottolinea Paolo Veronesi, presidente di Fondazione Veronesi e direttore del programma di Senologia dell’istituto Europeo di Oncologia di Milano —. Per questo da anni finanziamo la ricerca scientific­a e le migliori cure mediche per i giovani pazienti oncologici attraverso l’attivazion­e dei protocolli di cura conformi ai più elevati standard internazio­nali, sosteniamo numerosi ricercator­i e ricercatri­ci che hanno deciso di dedicare la propria vita allo studio e alla cura di queste patologie e mettiamo in atto iniziative per sensibiliz­zare l’opinione pubblica e le istituzion­i competenti sui bisogni di malati e familiari».

Fino a oggi Fondazione Veronesi ha destinato oltre 16 milioni di euro a progetti sull’oncologia pediatrica, grazie ai quali è stato possibile finanziare il lavoro di più di 200 ricercator­i in università e istituti italiani e l’apertura di protocolli di cura mirati su diverse neoplasie infantili.

Sosteniamo ricercator­i e ricercatri­ci che hanno deciso di dedicare la propria vita alla scienza Paolo Veronesi

L’avvio

Il progetto avvierà la sperimenta­zione clinica della terapia «cellule Car-natural Killer»

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Il 20 e 21 aprile, Il Pomodoro per la ricerca sarà in diverse piazze italiane per raccoglier­e fondi, grazie alle centinaia di volontari e volontarie che si faranno trovare in piazze, scuole, negozi e in altri punti delle città
Volontari Il 20 e 21 aprile, Il Pomodoro per la ricerca sarà in diverse piazze italiane per raccoglier­e fondi, grazie alle centinaia di volontari e volontarie che si faranno trovare in piazze, scuole, negozi e in altri punti delle città
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