La Fiorentina in semifinale con il fiatone
In Conference Gonzalez e Biraghi spezzano la resistenza del Plzen. Dedica a Barone
Sembra una partita maledetta e lo è sino al secondo minuto del primo tempo supplementare quando Nico Gonzalez con il piede sbagliato, il destro, si inventa un tiro sbilenco che sorprende Jedlicka, il migliore in campo nella serata gelida del Franchi, e regala un’altra semifinale alla Fiorentina, la seconda consecutiva in Conference, la quarta in un anno e anche una spinta decisiva per la quinta squadra italiana in Champions. Il raddoppio di Biraghi, in contropiede, dà il via alla festa viola.
Il Viktoria Plzen gioca solo per non prenderle, senza mai tirare verso la porta di Terracciano e confidando di andare ai rigori, come negli ottavi contro il Servette. La Fiorentina, senza Bonaventura, fermato da un problema alla caviglia e con Arthur in regia, attacca a testa bassa dall’inizio alla fine. Con furore sino all’intervallo, in cui il gol non arriva per le parate straordinarie di Jedlicka e anche per sfortuna. Con meno qualità e intensità nella ripresa per stanchezza e frustrazione. Alla fine i viola contano due pali e una traversa con Belotti, Kouame e nei supplementari con Martinez Quarta e collezionano 18 angoli. Jedlicka è decisivo con 5 parate, due straordinarie.
La banda viola non riesce a segnare neppure quando, a metà ripresa, i cechi restano in dieci per l’espulsione con la Var di Cadu, che stende Dodò. Serve la prodezza di Nico all’alba del primo supplementare. Gonzalez, a digiuno da quasi 70 giorni, scaccia la paura e piega una partita stregata. Italiano la vince con i cambi e con il 3-4-3 dei supplementari: chi entra fa il suo dovere e anche di più da Maxime Lopez a Martinez Quarta, sino a Ikoné, che guida il contropiede del 2-0 e Sottil. La notte è viola e la dedica è per Barone che sorride beffardo sul maxi schermo.