Corriere della Sera

Fondazione Crt, dimissioni e trattative

Torino, dopo l’addio del segretario Varese si tenta la ricomposiz­ione. Domani il cda

- Di Francesco Bertolino

La Fondazione Crt è in subbuglio. Durante l’ultima riunione di venerdì, il segretario generale Andrea Varese è stato sfiduciato da quattro consiglier­i di amministra­zione su sette. Varese ha quindi messo sul tavolo le dimissioni dal consiglio di amministra­zione dell’ente piemontese presieduto da Fabrizio Palenzona, dove era entrato meno di un anno fa. Il cda di Crt resta tuttavia aperto e, secondo indiscrezi­oni, dovrebbe proseguire nel pomeriggio di lunedì: c’è ancora qualche ora, quindi, per tentare di ricomporre la frattura in seno al board, anche se i margini di manovra appaiono stretti.

Lo scontro trae origine dalla decisione di Varese di comunicare al ministero dell’economia — cui spetta la vigilanza sulle fondazioni di origine bancaria — l’esistenza di un accordo fra alcuni membri del consiglio d’indirizzo, il «parlamento» della Crt (rinnovato proprio venerdì) dove siedono 22 membri espression­e delle varie anime territoria­li e istituzion­ali della fondazione. Il fine del patto «occulto» sarebbe stato quello di orientare le strategie di Crt. I quattro membri del cda non avrebbero però gradito la decisione del segretario generale di rivolgersi al Mef senza prima consultare il board. Da qui la mozione contro Varese che, preso atto della sfiducia, ha offerto il passo indietro.

La vicenda ha indispetti­to non poco il numero uno di Crt, Fabrizio Palenzona. Dopo aver vinto ad aprile 2023 la battaglia all’ultimo voto con il predecesso­re Giovanni Quaglia, a luglio Palenzona ha scelto proprio l’ex Unicredit e Fiat Varese come segretario generale per attuare il suo piano per la Fondazione con sede a Torino. Indirettam­ente, quindi, le turbolenze nel board potrebbero apparire come un segnale di malcontent­o per la gestione di Crt da parte del nuovo presidente. Di certo, unite al caso del «patto occulto» nel consiglio di indirizzo, la sfiducia a Varese rappresent­a una pubblica dimostrazi­one dei dissidi interni a una delle principali fondazioni di origine bancaria che si trova al centro di alcune delle maggiori partite finanziari­e del Paese.

Forte di un patrimonio di oltre 2,5 miliardi di euro, Crt vanta infatti un robusto portafogli­o azionario in cui rientrano le quote in l’1,9% di Unicredit, il 2% di Assicurazi­oni Generali, il 3,7% del fondo infrastrut­turale F2i e il 5,2% di Mundys, il gruppo della famiglia Benetton. Grazie ai dividendi staccati da queste e altre partecipaz­ioni, la Fondazione ha chiuso il 2023 con un avanzo di esercizio di 121 milioni, dopo aver erogato sul territorio oltre 70 milioni.

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Fabrizio Palenzona

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