Il ceo di Haier Europe: «Italia polo strategico, investimenti su Candy»
Un frigorifero che suggerisca cosa mangiare per cena, un forno che riconosca i cibi e ne imposti la cottura in autonomia. Neil Tunstall, da aprile ceo di Haier Europe, divisione europea del gruppo cinese degli elettrodomestici, non nasconde la crisi del settore ma propone una ricetta per risalire la china: innovazione, connettività e investimenti. Forte di quasi trent’anni di esperienza nel settore, maturati in aziende come Indesit e Whirlpool, per lui la salita si affronta premendo sull’acceleratore. «Dopo il boom registrato durante il lockdown — dice — ora il mercato sta scendendo più in basso del picco. Le aziende del settore stanno aspettando la ripresa. Noi non aspetteremo che l’industria si riprenda. Dobbiamo crescere in ogni caso, anche se il mercato è in difficoltà». E per farlo immagina una casa del domani in cui il frigorifero saprà meglio di noi cosa vogliamo mangiare. Il forno chiederà al frigo se abbiamo l’occorrente per preparare una lasagna. La lavatrice si azionerà da sola. Per Tunstall questi elettrodomestici saranno «smart, silenziosi, in grado di dosare in autonomia i consumi».
Nel 2023 Haier Europe ha registrato un fatturato di 3,67 miliardi di euro e il mercato italiano era al terzo posto, con una crescita delle vendite del 5%. Nei progetti c’è quello di investire in Italia, che è «un polo strategico per l’europa» e conta 1.500 dipendenti. Ruolo centrale avrà il rilancio di Candy, il marchio storico di Brugherio acquisito nel 2018 dal gruppo cinese. «Le intenzioni — dice Tunstall — sono di crescere e di farlo in Italia. Stiamo investendo qui».
Dal 2023 il gruppo ha stanziato 140 milioni in 5 anni per potenziare l’hub lombardo, ampliare l’headquarter di Vimercate, la fabbrica di Brugherio e il centro di design Med. Ma anche per crescere in ricerca e sviluppo, IOT e intelligenza artificiale.