Torna Sherlock Holmes: a settembre una nuova indagine
Un nuovo capitolo delle avventure di Sherlock Holmes: a quasi un secolo dalla morte del suo creatore, Arthur Conan Doyle, l’investigatore di Baker Street si appresta a tornare nelle librerie grazie al romanzo di uno dei più apprezzati giallisti del momento, Gareth Rubin, che per l’opera ha ottenuto il nullaosta della famiglia del noto scrittore britannico.
Pur conservando diversi elementi tradizionali della saga, Sinister. La città delle ombre (edito in italia da Longanesi e in uscita in tutto il mondo a settembre), rappresenta una novità: Holmes e il suo collaboratore di sempre, il dottor John H. Watson, si trovano a indagare sul caso di un attore il cui pubblico, ogni sera, sembra composto dalle stesse persone. Nell’arco delle inchieste, sono costretti a stringere un’alleanza con il loro arcinemico, il professor Moriarty, e un altro individuo ambiguo, il colonnello Sebastian Moran. Solo insieme riusciranno a risolvere il caso. È questa riscoperta di personaggi originali che, negli anni, hanno catturato l’immaginario meno dell’investigatore con la pipa a interessare agli eredi: «Uno dei nostri obiettivi — ha spiegato Richard Pooley, pronipote di Doyle, che gestisce il patrimonio letterario dello scritper tore insieme ai cugini, Richard Doyle e Catherine Bates — è quello di far conoscere meglio il grande universo di queste opere. Moran, ad esempio, in uno dei racconti originali viene definito da Holmes come il secondo uomo più pericoloso di Londra». Con il romanzo di Rubin diventa un protagonista.
Rubin, molto apprezzato ultimamente per il bestseller The turnglass – La clessidra di vetro (Longanesi), il progetto ha rappresentato una sfida: «Ho deciso — ha spiegato con un articolo sull’”observer” — che avrei conservato alcuni ingredienti essenziali, come il giallo intellettuale alla base dei casi originali e il romanticismo un po’ gotico dei personaggi di Doyle, ma volevo trovare una chiave nuova: il professor Moriarty, incredibilmente, figura di persona solo in uno dei racconti di Doyle. Il fatto che sia obbligato a lavorare al fianco di Holmes mi ha dato l’opportunità di esplorare l’affascinante mente di un criminale seriale e le scintille che scaturiscono dalla vicinanza dei due, dal fatto che sono costretti a salvarsi a vicenda anche se sarebbero disposti a pugnalarsi l’un l’altro alle spalle».
In precedenza il permesso di tornare alle avventure di Sherlock Holmes era stato concesso dagli eredi solo allo scrittore Anthony Horowitz, che aveva firmato La casa della seta (Mondadori) e Moriarty: ciononostante, il detective è tra le esportazioni culturali britanniche di maggior successo con innumerevoli adattamenti teatrali, cinematografici e televisivi e un museo, proprio al numero (fittizio) 221 b di Baker Street, dove c’è sempre la fila.