Meloni con Mattarella all’altare della Patria Il «basso profilo» di FDI sulla ricorrenza
Per Tajani cerimonia alle Fosse Ardeatine
Si moltiplicano gli appelli perché quella di oggi sia «una festa condivisa», un momento di unità che celebra la Liberazione dal regime fascista. Ma il 25 Aprile resta ancora una ricorrenza che una parte del centrodestra vive con distacco.
Anche nel secondo anno di governo, la premier Giorgia Meloni si limita alle celebrazioni istituzionali: se i piani non cambieranno all’ultimo momento, sarà presente solo al tradizionale omaggio all’altare della Patria, assieme al capo dello Stato Sergio Mattarella e ai presidenti del Senato Ignazio La Russa e della Camera Lorenzo Fontana. Ben diverse le posizioni dei vicepremier Tajani e Salvini.
Il primo non mostra alcun problema a riconoscere esplicitamente il valore del 25 Aprile come festa nazionale e di tutti, e sarà presente a una cerimonia alle Fosse Ardeatine «nello spirito che fu del nostro presidente Berlusconi», che a Onna nel 2009 volle celebrare la Liberazione come patrimonio comune. Il leader della Lega, dopo che si era diffusa la notizia che avrebbe partecipato solo alla presentazione del suo libro Controvento all’istituto dei Ciechi a Milano, ieri ha voluto precisare che festeggerà eccome, ma senza dire dove: «Il 25 Aprile rappresenta la Liberazione, la risorgenza di un Paese, e da italiano e da vicepresidente del Consiglio domani sarò a una delle iniziative ufficiali nella mia Milano per ricordare i caduti grazie ai quali oggi siamo liberi di parlare in questo studio», ha detto a Cinque minuti su Rai 1. In linea con un big leghista come Luca Zaia: il presidente del Veneto infatti in mattinata aveva chiesto unità e condivisione, e ricordato la veneta e partigiana ministra Tina Anselmi.
Sembra quindi che sia per FDI una giornata da vivere con basso profilo. Il ministro Francesco Lollobrigida spiega che «finché saranno questi i termini di una festa unificante come quella del 25 Aprile, si indebolirà un momento fondante per la nostra storia repubblicana più che rafforzarla». Lui, con ogni probabilità, come lo scorso anno sarà nel suo paese, Subiaco, dove renderà omaggio a un santuario per i martiri di un eccidio nazista. Molti ministri comunque saranno sul territorio in diverse manifestazioni: Guido Crosetto, a capo della Difesa, accompagnerà il capo dello Stato a Civitella in Val di Chiana, il responsabile della Cultura Gennaro Sangiuliano parteciperà alla commemorazione al Museo della Liberazione in via Tasso a Roma. Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi conferirà la medaglia d’oro alla città di Frosinone, quello della Giustizia Carlo Nordio sarà invece alle celebrazioni locali a Treviso.