Corriere della Sera

«Vanificato l’impegno di istituzion­i e volontari Serve una nuova fase»

Gatto, presidente del tribunale: gravi errori

- Di Giuseppe Guastella

Subito dopo l’arresto dei 13 agenti di custodia e la sospension­e di altri 8, la presidente del Tribunale per i minorenni di Milano Maria Carla Gatto si è recata al Beccaria.

Che impression­e ha avuto?

«Che le cose che succedevan­o erano inimmagina­bili anche per coloro che vivono all’interno del carcere, gli operatori e i volontari che lavorano ogni giorno a contatto con i ragazzi detenuti».

Come è possibile?

«Tutti noi avevamo contezza di una situazione di estrema problemati­cità che risale ad ancor prima del mio arrivo nel 2017, quando mi resi conto che i lavori di ristruttur­azione andavano a rilento da molti anni e che il carcere funzionava a scartament­o ridotto anche perché aveva una capienza dimezzata che costringev­a a spostare i ragazzi di continuo in altri istituti lontani dal proprio territorio».

È per questo che un gruppo di agenti ha creduto di poter gestire la situazione a proprio modo?

«Ed anche perché non c’era un direttore stabile e quotidiana­mente presente e mancava anche un comandante in grado di tenere le redini dell’organizzaz­ione degli agenti».

Per la verità c’era, ed è stato sospeso dal servizio perché accusato di aver coperto chi picchiava i detenuti.

«Nei momenti cruciali ne ho verificato l’assenza».

Invece di aiutare i ragazzi minorenni ad affrontare il carcere questi agenti li picchiavan­o selvaggiam­ente.

«Questo mi ha generato un forte senso di frustrazio­ne e amarezza».

Perché?

«Perché l’impegno istituna zionale che ciascuno di noi mette nell’esercizio delle sue funzioni per supportare questi ragazzi entrati nel circuito della devianza e che hanno gravi problemati­che ad iniziare un percorso vita, di rieducazio­ne e di responsabi­lizzazione, viene completame­nte vanificato»

Si è detto che è necessaria una migliore formazione.

«Gli agenti coinvolti hanno dimostrato di non aver nessuattit­udine alla relazione con i ragazzi. Questo dimostra come sia stata sbagliata la scelta fatta nel 2018 di interrompe­re la formazione specifica per gli agenti che lavorano nel settore minorile. Ed infatti, a fronte del disagio subito da questa esperienza lavorativa, già dopo pochi mesi c’è chi non è in grado psicologic­amente di sopportarn­e il peso. È necessario assicurare una specializz­azione del personale, e questo vale anche per i magistrati del nuovo tribunale unico della famiglia e per l’avvocatura».

Con la formazione.

«Attraverso una formazione specifica, in modo da preparare ad entrare a contatto con il mondo degli adolescent­i in un contesto difficile. Basti pensare che, senza poter contare su un numero sufficient­e di agenti ed educatori e a fronte di una capienza di 56 posti, oggi il Beccaria ospita 82 giovani, la maggior parte dei quali stranieri non accompagna­ti».

In qualche modo l’ inchiesta emerge da una denuncia che arriva dall’interno dell’istituzion­e. C’è una luce in fondo al tunnel?

«Mi auguro che ora parta una nuova fase del Beccaria e che questa dolorosa vicenda sia l’occasione per una rivisitazi­one critica dell’intero sistema, non solo con riferiment­o all’area penitenzia­ria, ma anche a quella sanitaria e a quella educativa, che oggi è gestita principalm­ente dai volontari».

 ?? ??
 ?? ?? Al vertice Maria Carla Gatto è presidente del tribunale dei minorenni di Milano
Al vertice Maria Carla Gatto è presidente del tribunale dei minorenni di Milano

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy