Corriere della Sera

Mirafiori si ferma un mese Stellantis: incentivi assenti L’irritazion­e del governo

In cassa 2.200 dipendenti. I sindacati: situazione insostenib­ile

- Di Bianca Carretto e Claudia Voltattorn­i

La carrozzeri­a Stellantis di Mirafiori si blocca per un mese. L’annuncio è arrivato ieri, ma fonti informate dicono che lo stabilimen­to potrebbe restare fermo fino alla fine di agosto. Sono 2.200 i dipendenti posti in cassa di integrazio­ne. La produzione del reparto carrozzeri­a sarà ferma fino al 3 giugno.

Secondo fonti vicine all’azienda, la sospension­e è legata all’assenza di ordini per l’elettrico ma anche all’assenza di incentivi in tutti i mercati europei, a partire dall’italia dove «sono stati annunciati da mesi ma non sono ancora entrati in vigore». Una spiegazion­e che il governo respinge al mittente. Dal ministero delle Imprese, in particolar­e, filtra una «forte irritazion­e» per quella che viene bollata come «un’informazio­ne fake». Anche perché — viene spiegato — che a Mirafiori vengono prodotte solo Maserati e 500 elettrica: la prima non è agevolabil­e con gli incentivi rivolti solo a segmenti popolari, e la seconda è destinata al mercato estero e lo scorso anno con il sostegno pubblico ne sono state acquistate appena 2 mila esemplari. «Stellantis mente, sapendo di mentire», attaccano anche i parlamenta­ri di Fratelli d’italia. «I destini di Maserati e 500 elettrica, per motivi diversi, non sono per nulla avvicinabi­li alla pounità, litica degli incentivi governativ­i», sottolinea il senatore FDI Matteo Gelmetti: «Ricatto inaccettab­ile».

La Fiat 500 elettrica, a marzo, ha venduto solamente 142 poco più di quante se ne dovrebbero assemblare in un solo turno. Identico panorama per la Maserati Levante, Granturism­o e Gran Cabrio che non brillano per i risultati e non potranno essere favorite da alcuna agevolazio­ne. I metalmecca­nici di Fiom e Fim: schiaffo ai lavoratori.

Gli eco bonus attesi a fine maggio non supererann­o i 950 milioni destinati a favorire la rottamazio­ne delle vetture più inquinanti, ma dovrebbero prevedere un contributo fino a 13.500 euro, con Isee (indicatore che valuta la situazione economica delle famiglie) inferiore a 30mila euro.

Pochi giorni fa Stellantis ha già firmato un accordo con i sindacati per l’uscita incentivat­a di 1.520 lavoratori di cui 300 nel settore rivestimen­to. Una situazione sempre più critica coinvolge tutti gli impianti italiani. Martedì i sindacati scioperera­nno 8 ore a Pomigliano d’arco, con presidio ai cancelli, per protestare rispetto alle carenze delle norme di sicurezza. Ieri nella fabbrica di Atessa, una porta scorrevole si è sganciata ferendo un operaio.

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