Generali, Delfin e Caltagirone non si presentano in assemblea
Sironi: ddl capitali, superare le deviazioni dalle migliori pratiche internazionali
Via libera dall’assemblea Generali al bilancio 2023, al dividendo di 1,28 euro, in crescita del 10,3%, e al riacquisto di azioni proprie con oltre il 99% di voti favorevoli. Approvati con percentuali oltre il 95% anche i piani di remunerazione. In un contesto sempre più sfidante Generali «agisce sempre più da protagonista con i suoi valori», ha esordito il presidente Andrea Sironi in apertura dei lavori assembleari. Ha sottolineato come nell’ultimo anno si sia vissuta «una fase particolarmente cruciale nell’attuazione del piano strategico, durante la quale sono state portate a termine operazioni molto rilevanti» che sono state rese possibili anche grazie a un «rinnovato spirito di collaborazione in cda e tra cda e management».
L’assemblea ha registrato una partecipazione più bassa rispetto a un anno fa. Gli azionisti hanno depositato il 49,79% contro il 63,22% del 2023. Un 13% in meno che riflette il mancato deposito delle azioni da parte del gruppo Caltagirone (6,19%) e di Delfin (9,93%), un gesto, filtra da ambienti vicini, che dovrebbe essere letto come un segnale distensivo in questa fase. Mediobanca resta il primo azionista di Generali con il 13,11%. Ci sono poi la famiglia Benetton con il 4,83% e Fondazione Crt all’1,92%. Sironi ha riservato un passaggio anche al ddl capitali, sottolineando che nella riforma bisogna eliminare i limiti alla lista del board per «superare quelle deviazioni dalle migliori pratiche internazionali, penso al sostanziale disincentivo al consiglio uscente di formulare proposte per il cda futuro». Il ceo Philippe Donnet con i manager è già al lavoro sul nuovo piano che presenterà a gennaio, tre mesi prima del rinnovo del cda. «Da quando sono stato nominato ceo nel 2016, abbiamo sempre dimostrato la massima attenzione alla vostra remunerazione — ha detto Donnet all’assemblea — distribuendo dividendi attraenti e in continuo aumento», cresciuti del 60% in otto anni. Il total shareholder return è il più alto tra i competitor. Dal 2016 segna +191,8 contro +119,6 della media.