La salvezza sul pendio delle montagne
Sofia Gallo racconta per Salani la vicenda di due bambini ebrei in fuga dalla persecuzione nazista
La scrittrice Sofia Gallo vive e lavora a Torino ed è una grande appassionata di montagna. Il suo nuovo romanzo per ragazzi Fuga nella neve (Salani) è la storia di due bambini che durante l’inverno tra il 1943 e il 1944 devono fuggire dalla minaccia nazista in quanto ebrei. Il libro è ambientato prima a Torino e poi tra le montagne della Val d’aosta.
I due bambini, Angelo di undici anni e la sua cuginetta Lidia di sette, vivono in una casa che, come tante altre, si affaccia su un cortile dove giocano. Susanna, la figlia del custode, ha tredici anni e controlla l’eventuale arrivo dei nazisti.
Angelo una mattina si sveglia e si accorge che i genitori sono scomparsi. Trova una lettera in cui spiegano di essere fuggiti per proteggerli. Tramite il custode, aggiungono, anche loro saranno portati in un luogo sicuro. Da quel momento devono però cambiare i loro nomi. Angelo manda a memoria quelli finti e poi, come da istruzioni, brucia la lettera con un fiammifero.
Pochi giorni dopo, con le valigie già pronte, partono nascosti in un camion per una destinazione conosciuta solo dal custode. Arrivano all’orfanatrofio gestito da don Caramello e da Terza, la sua perpetua. I giovani ospiti sono tutti orfani di guerra tranne Angelo e Lidia. Un giorno vengono a trovarli le loro madri, travestite da suore. Si scambiano baci e abbracci, ma due ragazzini dell’orfanatrofio li spiano. Si rendono conto che Angelo e Lidia hanno i genitori, e sono invidiosi. Tutto finisce in una zuffa. Don Caramello capisce subito la situazione e quindi prepara una seconda fuga per i due ragazzini.
Ogni volta che scappano si dirigono sempre più su verso le montagne. Giorgio, proprietario di una fabbrica, affida i due ragazzini a un suo vecchio amico professore che vive in uno chalet nel silenzio assoluto della montagna. Il professore li tiene con sé per un lungo periodo e poi li affida a un vecchio cacciatore per l’ultima fuga. Racchette da neve sotto gli scarponi, maglioni pesanti e si parte. Nevica e la neve nasconde tutto, anche le tracce…