Chamizo, sospesi i giudici: resta la sconfitta
«Ringrazio la Federazione, ma io ho buttato 4 anni, loro fermi per 5 mesi». Ora ritenterà di qualificarsi ai Giochi
«Ringrazio la federazione mondiale per aver detto quello che già sapevo: resta il fatto che ho buttato via quattro anni di lavoro e chi mi ha danneggiato se l’è cavata con cinque mesi di squalifica. Mi chiedo come questi arbitri potranno guardarsi allo specchio. Dio ci guarda tutti dall’alto, io continuerò a lavorare duramente contro ogni ingiustizia».
Così ha reagito ieri Frank Chamizo, stella italiana di origini cubane della lotta libera, bronzo a Rio 2016, a una decisione senza precedenti della United World Wrestling (Uww): tutti i sei giudici del match tra l’azzurro e l’azero
Turan Bayramov che 15 giorni fa tolsero due punti a Chamizo e assegnarono il pass per i Giochi di Parigi a Bayramov sono stati sospesi per periodi compresi tra due e sei mesi. «Gli arbitri del torneo preolimpico di Baku — scrive la Uww nel suo rapporto — hanno valutato scorrettamente l’incontro non rilevando le passività, le consultazioni tra di loro non sono state efficienti, il cronometraggio era errato e c’erano gravi mancanze di discernimento nella distribuzione dei ruoli tra i giudici durante la sfida». Insomma, un disastro che ha coinvolto anche il tunisino Kamel Bouaziz, vicepresidente degli arbitri internazionali.
La squalifica però non cambia il destino di Chamizo: il regolamento impedisce di modificare il risultato acquisito sul tappeto di gara anche in caso di errori gravissimi se non evidenziati al momento. «Questa commissione giudicante — è scritto nel verbale della decisione — chiede però all’uww di dichiarare Chamizo come testa di serie nei gironi del prossimo evento di qualificazione, il World OG Qualifier
Frank Chamizo, 31 anni, azzurro di origine cubana, un bronzo ai Giochi di Rio, 2 titoli mondiali e 4 europei nella lotta libera, gareggia per l’italia dal 2014 A Baku
Nel preolimpico di Baku, che valeva il pass per Parigi, è stato sconfitto e ha attaccato i giudici. La federazione mondiale gli ha dato ragione, ha fermato i giudici ma non ha cambiato il verdetto. A maggio, Chamizo cercherà il pass
del 9 maggio a Istanbul». Una decisione che non può lasciare soddisfatto l’azzurro che meritava una wild card diretta: il suo avversario ha già la testa a Parigi, lui riparte da capo.
Tra 15 giorni il caporalmaggiore Chamizo (con il supporto del Gruppo Sportivo Esercito e del Coni) dovrà guadagnarsi il pass in una nuova serie di incontri. Nessun riscontro al momento alle gravissime accuse dell’atleta dopo il match con Bayramov quando spiegò che «in Azerbaigian l’arbitro è stato con gli azeri per tutto il torneo. Sono venuti da me offrendomi 300 mila dollari per perdere. Non voglio dire chi ma è successo la mattina del peso. Ma la mia integrità non è in vendita».
L’accusa In Azerbaigian mi hanno offerto 300 mila dollari per perdere, ma la mia integrità non è in vendita