Corriere della Sera

«Medicina, resta il numero programmat­o di studenti»

- Margherita De Bac

Senatore Franco Zaffini (FDI), lei è stato il relatore della legge delega che avvia il percorso di abolizione dei test per l’ingresso ai corsi di laurea in medicina, appena adottata dal Comitato ristretto della Commission­e Cultura. È l’addio al numero chiuso?

«No. Abbiamo tagliato gli odiosi quiz a crocetta, ma il numero programmat­o resta».

Spieghi la riforma.

«Entrerà a regime nell’anno accademico 2025/26. Quindi nel 24/25 non cambia nulla, anche se come già annunciato il questionar­io sarà differente».

La prospettiv­a è di formare tanti nuovi medici in eccesso rispetto al fabbisogno.

«L’iscrizione alla facoltà è libera, ma il numero programmat­o di ingressi resta. Cambia solo il metodo di selezione. Non più test ma un semestre durante il quale le matricole dovranno sostenere un certo numero di esami, forse 4, e ottenere crediti per essere ammessi a medicina».

Chi non passerà la selezione avrà buttato via sei mesi, però.

«No, perché avrà sostenuto esami in comune con altre facoltà biomediche. Chi non raggiunge una posizione in graduatori­a sufficient­e per entrare a medicina potrà puntare su altre lauree oppure aspettare un anno per riprovarci».

Nelle università mancano spazi per accogliere decine di migliaia di studenti in più rispetto agli attuali 20 mila.

«Si ricorrerà alla formazione a distanza, se necessario, ma solo nel primo semestre. Dal secondo semestre torna l’obbligo di lezioni in presenza. Previsto il tutor anche per sostenere gli esami online basati sui test inerenti la materia specifica. Il voto viene registrato sul libretto».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy