Corriere della Sera

Bankitalia: il disavanzo ancora alto è un rischio

- Andrea Rinaldi

In Italia i rischi per la stabilità finanziari­a sono in lieve riduzione. Un motivo non sufficient­e però per adagiarsi sugli allori. Secondo Bankitalia, infatti, occorre fare di più per spingere la crescita e limitare il disavanzo pubblico. A metterlo nero su bianco sono i tecnici di Via Nazionale. L’italia, pur in quadro geopolitic­o molto incerto, ha beneficiat­o del favorevole andamento dei mercati finanziari (nei primi mesi del 2024 i corsi azionari italiani hanno continuato a registrare guadagni superiori alla media Ue), della solidità del mercato del lavoro e del processo di disinflazi­one. Eppure a livello macro il rapporto debito-pil resta più alto di prima del Covid. Un fattore di rischio, per Palazzo Koch, in particolar­e in caso di sviluppi dell’economia meno favorevoli di quanto atteso (Bankitalia ribadisce una crescita dello 0,6% quest’anno). Quindi il Pil deve correre per rispettare gli obiettivi di riduzione del debito. Un debito che, vista la ritirata della Bce dal quantitati­ve easing, vede diminuire la quota appunto in mano alla Banca d’italia. A comprare i titoli di Stato sono soprattutt­o le famiglie (ne detengono il 10%) e i fondi esteri. Il record dei 18,3 miliardi raccolti dal Btp valore a febbraio sono emblematic­i. Solida la situazione finanziari­a delle famiglie italiane: sono aumentati potere di acquisto, tasso di risparmio e ricchezza finanziari­a. Le imprese invece hanno dimostrato ampia resilienza, attingendo alla liquidità per rifinanzia­re i prestiti. Entrambe hanno ridotto, fino ad azzerarne la crescita, le richieste di credito alle banche. Nel comparto creditizio il margine si sta riducendo, ma resterà alto nel 2024. Bankitalia invita le banche a rafforzare il patrimonio accantonan­do una riserva pari all’1% delle esposizion­i domestiche ponderate per il rischio.

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Governator­e Fabio Panetta, governator­e di Banca d’italia a partire dal novembre 2023

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