Corriere della Sera

«La mia svolta intimista» È l’addio ai mega show?

- DALLA NOSTRA INVIATA Paola Pollo

NEW YORK Non provare qualche nuova moda… «I want you just the way you are, ti voglio così come sei», cantava Billy Joel nel 1977. Cinque anni prima, nel 1972, Ralph Lauren presentava la sua prima collezione. Non è un caso se l’altra sera al nono piano al 650 di Madison Avenue in Manhattan, nello studio, cuore creativo, lo stilista ha deciso di aprire il suo Intimate show con quel brano. Quel testo è lui, la sua moda, la sua storia e con ogni probabilit­à è anche la canzone dell’amore per Ricky, la moglie, che lui cerca non appena esce sulla passerella a raccoglier­e una standing ovation felice e commovente.

Quello che questo ex ragazzo del Bronx, figlio di immigrati ebrei dalla Bielorussa, che a ottobre compirà 85 anni, è riuscito a fare in poco più di sei minuti di sfilata ha quasi del miracoloso considerat­i i momenti burrascosi, confusi, eccessivi che il fashion system sta attraversa­ndo. La collezione è un riassunto impeccabil­e, facile e di un lusso silenzioso, del suo mondo che è abitato di pezzi senza tempo, di un immaginari­o americano libero da certi conformism­i della vecchia Europa. Per esempio nello sdoganare il maglione over e sporty indossando­lo con l’abito sirena luccicante o sdrammatiz­zando le frange di pelle sotto il doppiopett­o, in un continuo via vai di femminile e maschili, elegante e casual, pesi leggeri e più corposi. «La donna per cui disegno ha una bellezza che proviene da una fiducia interiore. Getterà una giacca sartoriale sopra un abito da sera glamour», scrive lo stilista nelle note. Qualche ora prima dello show, sui social, la sua voce calda e sicura diceva mostrando il luogo: «Quello che c’è in questa stanza è un mix di tutto ciò che amo. Sono regali di amici che hanno un significat­o che in qualche modo finisce nei vestiti».

Già, la coerenza di essere. La stessa di Giorgio Armani. Non a caso due gruppi che oggi continuano a essere guidati da chi li ha fondati, tenendo ferma la rotta anche in mari e tempi che non sono certo calmi. Con Intimate show Ralph Lauren è come se avesse voluto fare un punto. Anche con l’umiltà di rimangiars­i la decisione, presa qualche anno fa, di credere che il see now buy now — cioè sfilare ciò che è già in boutique — fosse la soluzione, e tornare dunque ora a raccontare la moda che verrà. Apre lo show un’amica, quella Christy Turlington che è una top degli anni Ottanta, fascino immutabile e senza ritocchi: un cappotto maschile grigio, cravatta e camicia e pantaloni. Lo chic. Lo stesso a seguire: con i completi di pelle color cioccolato, gli abiti di cristalli dorati, le gonne lunghe di seta scivolate, gli stivali texani, i cappelli da cow boy, le camicie chiuse, le schiene nude, i cardigan di lana grossa, le frange, la pelle. Già, in sei minuti.

Nulla è trendy, tutto è trendy. Così si vestono le donne, così si vestono le ragazze. Non è un caso se in dicembre Taylor Swift in copertina su Time fosse in total look Polo Ralph Lauren e se in questo ultimo trimestre il valore delle azione del brand sia stato il più alto degli ultimi dieci anni. Ventimila dipendenti e 6.4 miliardi di dollari di fatturato sono una responsabi­lità enorme e la dichiarazi­one di fedeltà di questo ultimo show diventa persino commovente quando Lauren esce con una sgargiante camicia texana, cerca la moglie e con lei accenna a un balletto di felicità. Mentre applaudono in piedi poco più di cento ospiti amici, clienti e celeb, da Glenn Close a Jessica Chastain. Tutti poi al Polo Bar, modelle comprese, per una cena dove, fatto raro nella moda, nessuno è nessuno se non il commensale accanto. We want you just the way you are Ralph.

Ralph Lauren in 6 minuti racconta un lusso più discreto, privato, nuovo (facendo anche un passo indietro)

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 ?? ?? Il cappello texano
La collezione è un riassunto del mondo di Lauren e del suo immaginari­o molto americano
Il cappello texano La collezione è un riassunto del mondo di Lauren e del suo immaginari­o molto americano
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La sfilata è un alternarsi e fondersi di maschile e femminile, di elegante e casual
Il doppiopett­o La sfilata è un alternarsi e fondersi di maschile e femminile, di elegante e casual
 ?? ?? La pelle
Tessuti leggeri e pesanti si intreccian­o, drammatizz­ati dalle lunghe frange di pelle
La pelle Tessuti leggeri e pesanti si intreccian­o, drammatizz­ati dalle lunghe frange di pelle
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L’abito sirena luccicante, spesso, in sfilata, abbinato al maglione over e sporty
La sera L’abito sirena luccicante, spesso, in sfilata, abbinato al maglione over e sporty

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