Milan cantiere aperto
Un mese per scegliere l’allenatore, impostare il mercato e riconquistare i tifosi: De Zerbi e Fonseca candidati forti
MILANO Non c’è solo un allenatore da scegliere. C’è anche un mercato da impostare, in entrata e in uscita. Oltre a un rapporto da recuperare con i tifosi, che è poi senza dubbio la missione più difficile, ora come ora. Senza dimenticare le ultime quattro partite da non fallire, per provare a chiudere la stagione nel miglior modo possibile, dopo il tracollo culminato nel derby da incubo che tormenterà a lungo i sonni dei milanisti. Ieri su Twitch anche l’ex Balotelli è andato in tackle: «I giocatori del Milan camminano in campo, non può essere sempre di Pioli la colpa».
Il maggio caldo del Diavolo è un’agenda fitta, fittissima, con molti nodi da sciogliere.
Prima che sia troppo tardi. L’unica certezza è che non basterà cambiare l’allenatore per risolvere tutti i guai. Ma da lì si deve partire. La scelta non va sbagliata ed è per questo che il board non intende farsi prendere dalla fretta. Il casting era e resta lungo. E potrebbe ampliarsi ancora. Detto che Conte convince i tifosi ma non il club, oggi i nomi caldi sono quelli di De Zerbi e Fonseca, che risponderebbero all’identikit richiesto dal club: giovani (44 e 51 anni), dal profilo internazionale, con una proposta di gioco moderno, disponibili a lavorare in team con l’area tecnica.
L’italiano, oggi al Brighton, al Milan è cresciuto. E difficilmente direbbe no a una proposta. La sensazione è che se tornasse in Italia sarebbe solo per allenare i rossoneri. C’è però l’ostacolo della clausola da 15 milioni: si può trattare, ma non sarà così semplice. Il portoghese non ha questo problema: il suo contratto col Lille scade a giugno. Fra i segni «più», il fatto che ha già allenato in serie A, la Roma dal 2019 al 2021. Lopetegui? Era nella lista, né più avanti né più indietro degli altri, ma quando il suo nome è circolato i tifosi hanno espresso il dissenso in maniera compatta sul web, facendo calare le sue chance. Altri profili in esame sono Van Bommel e Farioli, che danno però meno garanzie quanto a esperienza.
Thiago Motta è un’idea che intriga, ma l’ex Bologna è vicino alla Juve, che deve però prima risolvere il nodo Allegri: mandarlo via con ancora un anno di contratto senza un accordo costerebbe a Madama 20 milioni fra stipendio suo e dello staff. Un bel risiko, che include anche Pioli, legato ancora al Milan da un anno di contratto: se non trova una squadra, lui e il suo staff al Milan costeranno 10 milioni lordi. Un accordo? Potrebbe non essere così semplice.
La fretta di individuare il nome del futuro allenatore è dettata anche dalla necessità di pianificare il mercato. Due colonne dello spogliatoio, Giroud e Kjaer, saluteranno. Quattro sono i ruoli in cui il duo Furlani&moncada dovrà intervenire: il centravanti, il centrocampista che sappia fare le due fasi, il difensore cen
trale, un esterno destro. Il sogno per la maglia numero 9 è neanche a dirlo Zirkzee, che già conosce il campionato italiano e ha doti tecniche indiscusse. Nei discorsi con il Bologna rientrerà anche Saelemaekers che con ogni probabilità verrà riscattato dagli emiliani: Zirkzee costa 70 milioni e il Bayern Monaco vanta una percentuale del 40% del ricavato dalla vendita.
Il Milan del resto conta di creare un tesoretto dalle cessioni (De Ketelaere all’atalanta, Maldini jr al Monza, senza contare gli esuberi Origi, Ballo Tourè, Pellegrino e Romero di rientro dai prestiti) prima di dare il via alle grandi manovre. Leao resterà, mentre per Maignan e Hernandez (scadenza 2026) nessuno mette le mani sul fuoco. Entrambi sono in attesa di rinnovo e il Bayern osserva interessato.