Lo scudetto bene rifugio contro lo stress delle coppe
Nell’anno in cui ci sono due tedesche in semifinale di Champions e nessuna delle due ha in tasca la Bundesliga, la domanda è ancora più d’attualità: vincere il campionato e puntare alla Coppa è un obiettivo realistico solo in pochissimi casi? E di conseguenza, l’inter che ha dominato la serie A ed è l’ultima italiana ad aver alzato la Coppa nel 2010 e l’ultima ad aver giocato la finale nel 2023, che priorità deve darsi per la prossima stagione? A un’altra domanda, quella su quanto fosse profondo il rammarico per l’eliminazione agli ottavi con l’atletico ai rigori, Simone Inzaghi ha offerto la sua prospettiva: «Vorrei solo pensare a 3 anni fa, con l’inter che non entrava agli ottavi da 11 anni. Sono 3 anni di fila che siamo tra le migliori 16, lo scorso anno abbiamo fatto un percorso magnifico che ci ha portato alla finale di Istanbul. Volevamo ripeterlo, ma non sempre si possono ripetere le imprese». Soprattutto quando si spinge a tutta per il campionato. Il Real — che di Champions ne ha 14 —, ha fatto solo 4 volte la doppietta con la Liga (e di quelle ne ha vinte 35), due delle quali risalgono all’alba della Coppa Campioni negli anni 50. Ancelotti, dopo aver eliminato il City (che ha fatto la prima doppietta lo scorso anno) ora sembra il favorito e ha in mano la Liga. Ma la sua quarta Champions, due anni fa contro il Liverpool, è stata la prima in tandem col campionato: anche il suo Milan, negli anni in cui giocò le 3 finali in 5 anni (vincendone 2) in A non volava. Quindi non c’è da stupirsi se l’obiettivo dell’inter sarà il bis scudetto, con le Coppe come optional di lusso, anche negli incassi. La super Champions e il Mondiale per club sono tutti da esplorare e la squadra in attacco va rinforzata per la stagione extralarge. Ma lo scudetto resta il bene rifugio.