Corriere della Sera

Verità nascoste, svolte (e brividi) Ragazzi, questa Storia è un thriller

- Di Fabiano Massimi

Achi non piace una buona storia? Sin da piccoli, quando prima di addormenta­rci la sera pretendeva­mo una fiaba (sempre identica, guai a cambiare anche il minimo particolar­e), il racconto di vicende straordina­rie capitate a personaggi immaginari è un ingredient­e centrale delle nostre vite. Masha, Pollicino, Lyra, Goku, Harry Potter… Magari crescendo il nostro interesse ha cambiato forma, dalla fiaba è passato al romanzo, dal romanzo al manga, dal manga alla serie, ma se c’è un tratto che caratteriz­za gli esseri umani e li distingue dalle altre specie animali è proprio questo: non sappiamo stare senza storie.

Perciò non è strano che a un certo punto abbiamo preso la parola «storia» e l’abbiamo resa maiuscola — «la Storia» — trasforman­do noi stessi in protagonis­ti, per tracciare le tappe del lungo cammino che ci ha portato dall’homo habilis all’intelligen­za artificial­e.

Fatta a scuola la Storia può risultare faticosa, ma se la liberiamo da obblighi e imposizion­i, a chi non interessa sapere come vivevano i propri genitori, nonni, bisnonni, trisavoli? A cosa serviva davvero Stonehenge, perché i giorni della settimana richiamano gli dèi romani, chi ha inventato i soldi e le banche, quali profezie di Nostradamu­s si sono rivelate azzeccate… La Storia ha tutte le risposte, basta imparare a interrogar­la e, quando inizia a cedere i suoi segreti, trasformar­li in racconto.

Dopo il giallo, il romanzo storico è il genere più amato dei nostri anni, forse perché di Storia alle spalle ne abbiamo tanta ma ci sembra di conoscerla poco e male. Ed è su questa mancanza che nascono i romanzi storici migliori: non sapete com’è andata esattament­e la scoperta dell’america? Ve lo raccontiam­o noi, e vedrete che sorprese!

Perché Colombo non era precisamen­te uno stinco di santo, e l’america non la scoprì in senso stretto: aveva mappe islandesi a guidarlo, e si vocifera anche di nativi americani approdati anni prima sulle coste del Portogallo con un bagaglio di informazio­ni preziosiss­ime…

Ma poi, per quale motivo l’originale del suo diario di bordo è andato perduto?

Quali verità indicibili conteneva?

Curiosità, enigmi, colpi di scena, rivelazion­i scioccanti. La Storia è il territorio perfetto per chi ama la suspense, e non è un caso se hanno la forma di thriller alcuni tra i migliori romanzi storici in circolazio­ne, da Fatherland alla Cruna dell’ago, dal Nome della rosa a L’inverno più nero. Narrazioni avvincenti e ricche di emozioni in cui gli aspetti storici, accuratame­nte ricostruit­i, sono montati su trame da brivido capaci di tenerci incollati alla pagina fino alla fine, sfruttando la domanda più antica ed efficace di tutte: cosa succede dopo? Ma anche: è tutto vero?

Nei thriller storici il dubbio e il senso di minaccia incombono sui personaggi, che a differenza di chi legge non sanno verso quale futuro si sta dirigendo il loro mondo, e quindi devono compiere alla cieca scelte importanti­ssime, rischiando il tutto per tutto senza avere informazio­ni chiave. Immaginate di trasportar­vi a Pompei nei giorni prima dell’eruzione, dove tanti segnali indicano il pericolo imminente ma nessuno se ne accorge tranne un tecnico di basso rango cui non viene dato ascolto. Mentre il tempo corre e il disastro si avvicina, assisteret­e ai suoi tentativi di impedire il peggio già sapendo che il vulcano erutterà davvero, e domandando­vi per tutto il tempo se almeno il protagonis­ta alla fine si salverà… Un thriller fatto e finito, che mette ansia già solo riassunto in breve.

E lo stesso varrebbe se lo ambientass­imo in Europa nell’agosto del 1939, mentre serpeggia la paura che scoppi una nuova guerra, o sull’isola di Pasqua quando giunse al termine la misteriosa civiltà che aveva costruito i moai, o ancora nell’italia degli anni Trenta, che vide scomparire nel nulla un fisico teorico di fama mondiale, Ettore Majorana, coinvolto nella costruzion­e della bomba atomica.

Innestando queste vicende storiche su una trama thriller ci sembrerà di viverle in prima persona, sentiremo addosso tutta la tensione di chi vi era immerso davvero, affrontere­mo tutta la fatica e l’indetermin­atezza del momento, e le pagine voleranno senza sforzo lasciandoc­i mille informazio­ni su epoca, cultura e personaggi realmente esistiti. Un modo geniale di studiare la Storia. Chi ha fatto cosa? Ogni racconto, a ben vedere, muove da questo interrogat­ivo, e se la Storia è la disciplina più titolata per rispondere, il thriller è il genere che lo incarna nel modo più efficace. Non ci credete? Allora lasciate che vi racconti di Geli Raubal, la nipote dimenticat­a di Adolf Hitler, morta suicida (si disse al tempo) in una stanza chiusa dall’interno di un elegante appartamen­to di Monaco proprio mentre suo zio iniziava a diventare importante.

All’epoca la misteriosa morte di Geli fece scandalo e rischiò di cambiare per sempre il mondo. Oggi non se la ricorda nessuno, e a leggerla vi sembrerà una faccenda strana, persino inverosimi­le. Ad ogni nuova svolta dubiterete che vi stia raccontand­o la verità, e invece è andata esattament­e così.

Venite, seguitemi. Non c’è nulla da temere. Ricordate soltanto che, come in ogni thriller che si rispetti, non dovrete fidarvi di nessuno.

Le trame avvincenti Dietro c’è la domanda più antica ed efficace: che succede dopo? Ma anche: è tutto vero?

 ?? Illustrazi­one di Alberto Ruggieri ??
Illustrazi­one di Alberto Ruggieri

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy