La ricchezza della memoria per immaginare il futuro
Dal 24 al 26 maggio a Mirandola (Modena) la manifestazione che richiama la figura di Pico
Una rassegna dedicata alla memoria, nel nome del filosofo Giovanni Pico della Mirandola (1463 -1494) e della sua mente prodigiosa, che sceglie però di interrogarsi sul domani. Presentata ieri la nona edizione del Memoria Festival di Mirandola (in provincia di Modena), che si svolgerà da venerdì 24 a domenica 26 maggio, e con il tema Lettere al futuro inviterà a guardare avanti e a comprendere presente e passato per anticipare i tempi a venire.
«Pur nella cornice della memoria, che gli è propria — ha spiegato il direttore della rassegna Giampaolo Ziroldi —, il festival propone sempre al suo interno anche un percorso tematico. Quest’anno abbiamo voluto mettere al centro l’idea di una lettura del presente, proiettandola al futuro: il nostro non è un festival passatista, e scrivere Lettere al futuro significa saper leggere il nostro tempo in una continua dialettica tra l’oggi e il domani: ad esempio, uno degli incontri, nei 530 anni dalla morte di Pico della Mirandola, che ispira l’idea della memoria nel festival, sarà dedicato sabato 25 proprio al confronto tra la mente di Pico, ovvero la mente umana, e l’intelligenza artificiale».
Il festival, promosso dal Consorzio del Festival della Memoria in collaborazione con Einaudi (il Comitato scientifico è presieduto da Ernesto Franco, direttore generale Einaudi) coinvolge numerose discipline. Prosegue Ziroldi: «La memoria consente di spaziare in ambiti vastissimi del sapere, nella filosofia, nella letteratura, ma anche nel cinema, nella musica e nello spettacolo». Apre la manifestazione, venerdì 24, l’incontro con Fabrizio Gifuni su Il mestiere di attore, in dialogo con il critico Gian Piero Brunetta, per indagare un’arte in cui è fondamentale la capacità di usare la memoria.
Fitti nella rassegna anche gli incontri dedicati alla scienza, con una presenza particolarmente forte di donne scienziate e di ricercatori giovani, per coinvolgere nel dibattito le nuove generazioni: tra gli incontri, venerdì 24 la docente Irene Bozzoni esplora Il futuro delle biotecnologie; sabato 25, la fisica e climatologa Serena Giacomin presenta gli scenari possibili del riscaldamento globale con l’analisi Che tempo fa, ha fatto e farà; domenica 26, l’astrofisico e divulgatore Luca Perri mette a confronto, nella conferenza La scienza di «Guerre stellari», i sogni della fantascienza di ieri e le effettive conquiste della ricerca di oggi. «La dialettica tra passato, presente e futuro — conclude Ziroldi — sarà continua, in tutti gli ambiti: per fare un esempio, domenica 26, il musicista Morgan si confronterà con il critico Sandro Cappelletto sulla Nona sinfonia di Beethoven che compie duecento anni».
Il dialogo tra storia e avvenire continua in tutti gli incontri. Venerdì 24 si parla di Presente e futuro dell’influencer con l’imprenditore Roberto Esposito; di peccato, nella morale cattolica di ieri e di oggi, si occupa Lucetta Scaraffia. Sabato 25, la direttrice del festival Popsophia Lucrezia Ercoli si occupa di Male al futuro. Immaginare il peggiore dei mondi possibili; l’astrofisica Edwige Pezzulli suggerisce come Leggere l’universo per indovinarne l’evoluzione; il biologo Alberto Oliverio discute de La memoria e il suo futuro, sui meccanismi del pensiero individuale e collettivo; del futuro del pianeta si occupa l’economista e antropologo Dipak Raj Pant nell’incontro Sostenibilità; e della Scuola del futuro parleranno Damien Lanfrey e Donatella Solda.
Altri modi per coniugare passato e futuro negli incontri di domenica 26: Massimo Polidori ricorda Piero Angela nell’incontro Un senso di meraviglia; sugli scavi archeologici a Mirandola, e sui progetti di studio, intervengono gli studiosi Carolina Ascari Raccagni, Francesco Benassi, Mauro Calzolari e altri; su Presente e futuro della lingua italiana interviene il linguista Edoardo Lombardi Vallauri.
Anche gli anniversari costituiscono un ponte tra antico e moderno: venerdì 24 si celebreranno i 700 anni dalla morte di Marco Polo (12541324) con lo scrittore Giovanni Montanaro; sempre venerdì, l’incontro Le stelle di Giovanni Pico metterà a confronto gli studiosi Franco Bacchelli, Marco Bertozzi e Raphael Ebgi; e sabato 25 si celebrerà il centenario della nascita di Franco Basaglia (1924-1980) con la lectio di Massimo Recalcati su La malattia mentale ieri e oggi.
Tra gli scrittori ospiti: venerdì 24, Marco Lodoli parla del nuovo libro Tanto poco (Einaudi) e racconta i diversi modi dell’amore nell’incontro Restare nell’ombra; sabato 25, Sara Rattaro, autrice di Io sono Marie Curie (Sperling & Kupfer), propone un ritratto della scienziata e Nobel; domenica 26, Edoardo Camurri interviene su Piaceri e rischi della lettura con Lina Bolzoni.
Un festival denso, con molti eventi dedicati ai bambini e serate di spettacolo (ad esempio, il 25 sera, l’incontro tra parole e musica con Iva Zanicchi). Inserita nel programma, e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola che fa parte del Consorzio del festival, anche la cerimonia del premio Pico, domenica 26 alle ore 11, che quest’anno va all’arcivescovo di Bologna e presidente della Cei Matteo Maria Zuppi, alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, e all’economista Paolo Savona, presidente della Consob.
Protagonisti
Apre il festival Fabrizio Gifuni che dialoga sul mestiere di attore con Gian Piero Brunetta