Cunego, Piccolo Principe, beniamino dell’elettrico «Utile anche nel recupero dopo gli infortuni»
«Il ciclismo in prima linea sul tema della sicurezza»
Sono passati vent’anni e sembrano venti giorni. Damiano Cunego ha certamente qualche ruga in più, ma l’atteggiamento del campione gli è rimasto. Il 10 maggio 2004 conquistava la sua prima vittoria al Giro (terza frazione, Novi Ligurepontremoli), che quell’anno avrebbe terminato, a Milano, da vincitore. Partito come gregario di Simoni, conquistò prima i gradi di capitano, poi il Giro e quel soprannome bellissimo, rubato a Saintexupéry: Piccolo principe. E adesso è al suo terzo Giro elettrico, ormai un habitué.
«È un evento molto utile per parlare di mobilità sostenibile, ecologia ed e-bike», racconta Cunego, che è il capitano del team Continental. «Riesce a coinvolgere il pubblico, a fare arrivare i messaggi giusti. L’e-bike ha messo in sella molte persone che cinque anni fa non sarebbero mai andate in bicicletta. È un incredibile successo. Lo vedi anche nei negozi: mi dicono che su dieci bici, sette sono a pedalata assistita. Penso che sia merito anche del Giro-e, di tutta la pubblicità che ha fatto all’e-bike. Prima, la bici da corsa era uno sport un po’ di nicchia. Ma l’e-bike non è solo un modo per fare sport o allenarsi. È anche un mezzo con cui recuperare dopo gli infortuni, con cui fare terapia, e naturalmente un mezzo di trasporto, con cui sostituire automobili e moto. Ma per questo c’è ancora tanto lavoro da fare, perché deve aumentare la sicurezza». Le regole per pedalare sicuri? «Mettere il casco ed essere prudenti, che significa guidare con attenzione, ma anche avere un occhio per gli altri».
Chi è decisamente focalizzato sulla sicurezza è Continental, che quest’anno ha moltiplicato il suo impegno nel mondo del ciclismo. Presente per il secondo anno al Giro-e con un team e come main sponsor del Green Fun Village, è ora anche top sponsor del Giro d’italia. «Il ciclismo è sempre di più al centro della strategia di comunicazione di Continental», spiega Giorgio Cattaneo, responsabile Comunicazione di Continental Italia, «perché è una piattaforma perfetta per parlare dei temi che ci stanno a cuore. Continental ha due valori nel brand: sicurezza e sostenibilità. Siamo produttori di tecnologie strettamente legate alla sicurezza: tutti i nostri prodotti sono pensati per essere sicuri, partendo ovviamente dagli pneumatici. E il mondo del ciclismo è molto attento alle tematiche della sicurezza stradale, anche perché i ciclisti sono gli utenti della strada più fragili. Pure la sostenibilità è un tema profondamente legato al mondo del ciclismo, perché le bici a pedalata assistita sono, e sempre di più saranno, una modalità di spostamento della mobilità individuale importantissima nelle città».
Grande l’impegno di Continental nel Green Fun Villlage, il villaggio di partenza del Giro-e. «È importantissimo per noi, perché il ciclismo
La sostenibilità Continental partecipa col team; e organizza la «festa di piazza» del Green Fun Village
delle grandi corse a tappe è una festa di piazza: aggrega moltissime persone, non solo gli appassionati. Avere punti di aggregazione dove poter mostrare i prodotti dal vivo, illustrarli, spiegarli, fare capire che rispondono concretamente alle esigenze delle persone, è straordinario. Al Green Fun Village mostriamo l’ultra Contact NXT, un prodotto che contiene il 65 per cento di materiale riciclato, quindi coerente con l’evento. Al Giro invece parliamo di Allseasoncontact 2, un prodotto che si può usare tutto l’anno e che equipaggia la flotta delle Toyota ibride ed elettriche ufficiali del Giro».