Fincantieri, 415 milioni per Wass Più capitale con Cdp e investitori
L’ad Folgiero: pietra miliare. Cingolani (Leonardo): aumenteremo la collaborazione
La firma dell’accordo arriva dopo un consiglio di amministrazione straordinario di Fincantieri. L’intesa prevede che il gruppo, guidato da Pierroberto Folgiero, acquisti da Leonardo le attività subacque (Underwater armament systems). L’operazione prevede un corrispettivo fisso di 300 milioni di euro per rilevare gli stabilimenti e la capacità costruttiva di sonar e siluri della ex Wass (Whitehead Alenia Sistemi Subacquei), ma il contratto prevede un’ulteriore componente variabile fino a 115 milioni di euro, che verrà stabilita alla fine del 2024, una volta verificati i dati di crescita dell’attività detenuta finora da Leonardo (i ricavi sono pari a 160 milioni e l’ebitda a 34 milioni).
In sostanza, Fincantieri si impegna, dunque, a versare fino a 415 milioni (ma l’intento è chiudere sotto quota 400) per potenziare le proprie attività nel settore subacquea, un comparto dove di recente ha acquisito anche Remazel. Come previsto, ormai da settimane, a corredo dell’operazione il gruppo cantieristico ha predisposto un rafforzamento patrimoniale da mezzo miliardo di euro, deliberando un aumento di capitale da 400 milioni, che per lo più verrà, appunto, assorbito dall’acquisizione degli asset ex Wass. Ma nella delibera approvata ieri è, inoltre, stabilito che ai «sottoscrittori dell’aumento di capitale vengano assegnati gratuitamente warrant da esercitarsi in futuro a valere su una seconda tranche di aumento del capitale per un massimo di ulteriori 100 milioni». A sottoscrivere l’aumento saranno il socio di maggioranza Cdp Equity (in veste di azionista con una quota del 71%, aderirà per ora per un importo pari a circa 287 milioni), oltre che un consorzio di investitori istituzionali. Bnp Paribas, Intesa Sanpaolo, Jefferies, JP Morgan e Mediobanca operano da joint global coordinator e joint bookrunner dell’operazione. «Siamo estremamente soddisfatti di questa operazione, che rappresenta una pietra miliare cruciale nella nostra equity story e nell’attuazione della strategia underwater — spiega Folgiero —. L’autonomia tecnologica subacquea e le capacità esecutive globali, in questo scenario geopolitico e industriale, saranno i fattori distintivi che consentiranno di valorizzare il potenziale di Fincantieri».
Dal versante di Leonardo a parlare è l’amministratore delegato, Roberto Cingolani, per ribadire due aspetti, il primo che la cessione della ex Wass «rientra nel piano di razionalizzazione del portafoglio di business di Leonardo», l’altro che «l’operazione dà ulteriore impulso alla collaborazione tra Leonardo e Fincantieri, nel quadro di una più efficace difesa e competitività globale».
Nella seduta di borsa di ieri il titolo Fincantieri ha scontato l’effetto dell’imminente aumento di capitale, chiudendo la seduta con un calo del 7,5%.