Amadeus e Augias, la tv celebra la musica nella stessa serata
Avolte, nella stessa serata, alcuni programmi si intrecciano tra di loro ed emanano giochi di luce che consentono di leggere fra le righe (fra le immagini?), sotto le righe, in tralice, nei luoghi dove si appartano i significati reconditi. Su Rai3 va in onda «La gioia della musica», un programma condotto con garbo e competenza da Corrado Augias e che spesso vede protagonista Speranza Scapucci, la nostra più brava direttrice d’orchestra (è solo un mio frivolo e irresponsabile giudizio, perciò, posso anche strafare: a quando la direzione della Scala?).
Nella stessa serata, su Rai1 va in onda dall’arena di Verona, «Una nessuna centomila», l’evento musicale nel quale le grandi voci della musica si uniscono contro la violenza sulle donne. A condurlo c’è, con garbo e mestiere, Amadeus. La prima, irrilevante rifrazione è che i due programmi sono l’ultimo lascito dei conduttori prima dell’abbandono: Corrado Augias, dopo una vita passata in Rai (e non solo), ha preferito il porto sicuro di La7, Amadeus vuole tentare nuove esperienze professionali. In loro c’è un malcelato clima di addio.
Il secondo scintillante riverbero è che protagonista è la musica: l’analisi testuale de «La cenerentola» di Gioachino Rossini da una parte, le performance canore di artisti come Alessandra Amoroso, Annalisa, Samuele Bersani, Big Mama, Brunori Sas, Elodie, Emma, Niccolò Fabi, Achille Lauro, Ermal Meta, Fiorella Mannoia, Francesca Michielin (solo per citarne alcuni), dall’altra parte. La gioia della musica si prova quando Speranza Scapucci parla dell’opera regalando ogni volta una scoperta, una rianimazione, una messa a fuoco impensata, un rimescolamento di straordinaria vivacità critica.
La gioia della musica si prova quando le cantanti e i cantanti riescono a trasmettere una forza emotiva che coinvolge, anche con leggerezza, mente e spirito e colora le nostre emozioni.
La «Cenerentola» di Rossini non avrebbe sfigurato sul palco dell’arena dove tutti erano impegnati in una nobile causa: a suo modo, è un’eroina moderna che combatte contro le angherie e le vessazioni patriarcali, un personaggio da fiaba che si scontra con la realtà.