Caso Falcinelli, inchiesta a Roma sul pestaggio Pronto il rientro
La Procura di Roma muove i primi passi nella vicenda di Matteo Falcinelli, il 25enne arrestato e brutalizzato dagli agenti di polizia a Miami, con l’apertura di un fascicolo nel quale non si ipotizzano al momento reati e indagati. Il procedimento nasce dalla segnalazione arrivata a Piazzale Clodio dal Consolato della Florida e, prima ancora di valutare i reati di tortura e lesioni che sostiene di aver subito lo studente di Spoleto, gli inquirenti dovranno valutare le questioni legate alla competenza e alla giurisdizione.
Ieri intanto, dopo le pressioni diplomatiche già esercitate dalla Farnesina, si è tenuto un primo incontro esplorativo tra il legale della famiglia, Francesco Maresca, e i vertici della Procura per valutare un possibile percorso giudiziario: «Abbiamo riscontrato la massima disponibilità del procuratore capo Francesco Lo Voi e del procuratore aggiunto Ilaria Calò e quindi, nei prossimi giorni appena Matteo tornerà in Italia, presenteremo una denuncia», dice l’avvocato Maresca. Falcinelli, dopo essere stato immobilizzato a terra con il piede di un agente sulla nuca al momento dell’arresto all’esterno di un locale, era stato poi «incaprettato» nella camera di sicurezza della polizia di North Miami Beach, rimanendo per 13 minuti con piedi e mani legati dietro la schiena. Ammesso a un programma di riabilitazione che di fatto ha cancellato le accuse di resistenza e aggressione a pubblico ufficiale (ipotesi che sembrano smentite dai video diffusi dalla stessa polizia), il suo rientro in Italia potrebbe avvenire già la prossima settimana. Ad annunciarlo è Vlasta Studenicova, la madre del ragazzo. La mattina del 9 (orario di Miami) è stata infatti concessa dal giudice l’estensione dell’attuale permesso di viaggiare con possibilità per Falcinelli di rimanere in Italia fino al 30 giugno senza vincoli giudiziari: «Stiamo aspettando l’emissione del documento ufficiale, sperando di ricevere prima della nostra partenza anche il file con tutte le registrazioni audio e video riguardanti il caso», spiega la donna.