B B La parola ai giovani e i nuovi diritti «L’inclusione si fa così»
Seconda giornata di Civil Week. Oggi un ospite a sorpresa
rillanti, curiosi, appassionati. Sono i giovani i protagonisti della seconda giornata di Milano Civil Week dedicata al tema «La Costituzione siamo noi» introdotto da Elisabetta Soglio. La mattinata li ha visti impegnati a Palazzo Giureconsulti in laboratori con l’associazione Sulleregole e Ri-costituente. Discutono anche di carcere. Prima tra loro, poi, durante il panel condotto da Luigi Ferrarella sulla «giustizia riparativa» con Gherardo Colombo e Marta Cartabia, presidente emerita della Corte Costituzionale italiana, che l’ha introdotta quando era ministra della Giustizia. E si rivolge ai giovani Cartabia: «La riparativa non è un invito a cancellare il passato ma ad affrontare il reato guardando avanti. Siamo in un mondo in cui i conflitti ci lacerano le vite e lasciano macerie da tutte le parti. Ragazzi provate con chi avete un nodo irrisolto a parlarvi, guardarvi in faccia». Le fa eco Colombo: «Stiamo tornando ai tempi in cui era obbligatorio vendicarsi. Lo vedo nelle guerre e nella nostra reazione. Non siamo capaci di trasmetterci le esperienze. Chi ha scritto la Costituzione ha fatto due guerre mondiali, ha visto la Shoah, la bomba atomica... esperienze lontane: avendone perso la memoria sembra che dobbiamo ripassarci per ritrovarci innocenti, per ricercare il bene». Tra l’altro, notizia di giornata, la Corte si è appena pronunciata sul nuovo regime delle pene sostitutive per condanne brevi: rientra nell’articolo 27 della Costituzione.
Colombo ricorda che la giustizia riparativa completa l’articolo 3 che parla di dignità della persona. E di uguaglianza. Se ne era discusso poco prima in una Sala Colonne ancora una volta gremita di giovanissimi. Arrivati, stavolta, dal Giambellino, periferia milanese. A loro si era rivolto l’attore Giuseppe Fiorello che ha realizzato il podcast «Fili Tesi» per la coop sociale Spazio Aperto Servizi, da 30 anni in prima linea contro il disagio nel quartiere popolare. «È il mio mestiere dare voce agli ultimi. Le vostre storie sono dentro di me. Mi avete fatto vedere un’altra Milano. Siete dei combattenti, dei militanti dell’animo umano», dice nel dialogo con Maria Grazia Campese, presidente della coop, e la modella transgender Marayah Osumanu.
E sempre ai giovani erano dedicati i due panel di apertura della giornata, con la presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza e Giovanna Iannantuoni, presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane, sul diritto alla ricerca moderato da Massimo Sideri. Ancora: profit e non profit assieme per lottare contro la dispersione scolastica e far crescere gli adulti di domani nel panel aperto da Giacomo Poretti, con la dg di Save the Children Italia Daniela Fatarella e Mario Abbadessa, ad Hines Italia che nell’area dell’ex Trotto di Milano realizzerà un centro di aiuto allo studio gestito dall’associazione Portofranco, ieri all’evento con il presidente Alberto Bonfanti. Il critico d’arte Flavio Caroli ha invece dialogato con Roberta Scorranese rileggendo l’articolo 9 che parla di difesa del patrimonio artistico e accompagnando il pubblico in un incredibile viaggio nell’arte italiana. E ancora, i corrispondenti del Corriere della Sera Federico Rampini, Francesca Basso, Mara Gergolet e Stefano Montefiori con il vicedirettore Venanzio Postiglione raccontano l’informazione nei Paesi del mondo. A scandire il ritmo della giornata, le letture degli articoli della Costituzione con gli attori del Macró Maudit Teáter, Franco Rossi e Francesca Rummo, Marco Marottoli e Monica Vitali. Ma si è parlato anche dell’articolo 118 sulla sussidiarietà con il professore Sabino Cassese, gli assessori di Milano Lamberto Bertolé, Lorenza Rosso di Genova e Barbara Funari di Roma e Don Virginio Colmegna, presidente onorario di Casa della Carità.
Oggi gran finale del palinsesto Capire con Claudio Bisio, Walter Veltroni e un super ospite a sorpresa.
La chiusura del palinsesto Capire con Claudio Bisio e Walter Veltroni