Corriere della Sera

«In sella con un uovo sodo nella campagna umbra E la salita finale a Perugia è una sfida medievale»

Il racconto della nostra inviata sulla bicicletta elettrica

- di Lorenza Cerbini

La sveglia è puntata sulle 6.30 del mattino. Gli ultimi preparativ­i consistono nel dividere i backpack: da una parte l’abbigliame­nto destinato a diventare umido, dall’altra gli abiti «civili». Metto in tasca il solito uovo (sodo) memore di antichi fasti (tempi eroici quando non c’erano barrette e gel) ma che conserva il merito di riempire lo stomaco, statico come la ben nota Luisona «decana delle paste» di Bar Sport. Mi trovo a Bettona, uno dei borghi più belli d’italia e in hotel ci sono più turisti di chiaro stampo anglosasso­ne che italiani. Stanze con mura in pietra, soffitti a botte, grechetto e Torgiano Rosso Riserva in cantina. Affacciand­osi dalla finestra della camera che dà su un balconcino a quota 353 m slm si ammira il magnifico paesaggio umbro: vigneti, olivete, all’orizzonte la rosea Assisi. Si celebrano gli 800 anni dalle stimmate ricevute da san Francesco e la Regione si prepara all’evento più atteso, l’anniversar­io della morte (2026) del Santo patrono d’italia. Il panorama rasserena e fa dunque bene all’anima. Il ritrovo di partenza del Giro-e è qualche chilometro più in giù, a Bastia Umbra. Il Green Fun Village regala emozioni, luogo dove scoprire le frontiere della mobilità sostenibil­e, di cui il Giro-e è ambasciato­re, e anche occasione per ritrovare amici. Lello Ferrara, il capitano del Team Italia.it fa gli onori: in squadra (per un giorno) ci sono il presidente della Fci Cordiano Dagnoni, la due volte campioness­a iridata master Michela Gorini, il nutrizioni­sta Iader Fabbri e il local Leandro Gasperoni.

Gorini sul palco si racconta: l’incidente poco prima delle Olimpiadi di Barcellona che la costringe a un’operazione sperimenta­le per i tempi (1992) e quattordic­i anni dopo il ritorno in bici e i successi. Esempio di resilienza. E mentre stiamo per partire, il Green Fun Village è pronto per i workshop Anci (Associazio­ne Nazionale Comuni Italiani), incontri quotidiani con il pubblico per migliorare il grado di ingaggio della popolazion­e giovanile nella valorizzaz­ione di risorse ed eccellenze del territorio.

La tappa prevede l’arrivo a Perugia sulle stesse strade dove i prof si contendera­nno la crono. Intanto, il gruppo ha un insolito stop: bloccato a un passaggio a livello. Loop intorno a Bastia Umbria nella campagna verde e profumata. Si attraversa un ponte coperto in prossimità di Ponte San Giovanni, sembra di essere a Bassano, ma qui siamo molto più a sud. Cunego, capitano del team Continenta­l ha una strana scatola attaccata sotto alla sua sella. Scherza: «Un copertone». Macché, un complesso sistema di rilevament­o dati che sta sperimenta­ndo l’università di Bergamo. Si affrontano le salite che renderanno nervosa la cronometro dei profession­isti. Gorini prende le misure, più avvezza alle grandi salite dolomitich­e che alla spinta del motore delle e-bike. La giornalist­a Valentina Bisti (Tg1), ospite del Team Rcs e alla prima esperienza in bici elettrica se la cava benissimo anche quando ha le telecamere addosso. Gli ultimi chilometri sono dentro Perugia, la strada sale e i famosi ascensori che rendono la città accessibil­e in questa età moderna sono un miraggio per i ciclisti. L’ultimo chilometro è decisament­e medievale: strada in salita con sampietrin­i, occhio a dove si mettono le ruote. E l’abbraccio finale tra i componenti del Team Italia.it si rivela leggerment­e traballant­e.

Michela Gorini, campioness­a master, affronta le colline con piglio dolomitico

 ?? ?? On the road Lorenza Cerbini in primo piano (team Italia.it). Accanto, Michela Gorini, già campioness­a del mondo over 50 di ciclismo su strada
On the road Lorenza Cerbini in primo piano (team Italia.it). Accanto, Michela Gorini, già campioness­a del mondo over 50 di ciclismo su strada

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