Corriere della Sera

«Il nostro lusso quotidiano a New York»

Peruffo, ad di Peserico, e l’apertura su Madison Avenue: in Europa periodo difficile

- Maria Teresa Veneziani

La boutique Peserico di Madison Avenue è pronta, 200 metri quadrati su due piani. Ha i muri arrotondat­i, come una vasca antica. «È realizzata con il marmo biancone di Asiago, che in realtà è una pietra, come puntualizz­a il mio fornitore, Margraf, la più importante azienda d’europa. Le mensole sono in acciaio opaco curate dai nostri maestri veneziani, il pavimento in regno rovere. Un’atmosfera semplice e calda che promuove il territorio e gli artigiani dove nasce il vero quite luxury, quel lusso pensato per rendere elegante il quotidiano con un tocco fashion per far sentire la donna a posto e speciale in ogni occasione». Riccardo Peruffo, ricopre il ruolo di amministra­tore delegato dell’azienda di Cornedo Vicentino, comune di Vicenza, e condivide con la moglie Paola Gonella anche la direzione creativa, lui per l’uomo e lei per la donna. Ha avuto il testimone dalla madre Maria Peserico, sarta talentuosa che appena 19enne trovò il coraggio di aprire il suo laboratori­o specializz­ato nei pantaloni femminili per poi fondare, nel 1962, la Peserico Confezioni Spa, alta sartoria e manifattur­a del Veneto. «I pantaloni restano ancora tra i capi più venduti, ma oggi è quello che è cambiato di più — racconta Peruffo —. Oggi si sono allargati, sono fluidi con fondo 24-25 cm e quindi nei tessuti speciali come il raso di viscosa o copro cotone, quindi comodi ma eleganti. La maglia è un altro best seller in quanto simbolo di manifattur­a, arricchita dalle lavorazion­i anche a mano con la rinascita dei punti antichi — pannocchia, riso, ritorto — e dal nostro filo esclusivo flora-florette, abbinament­o di due fili, uno con paillettes che crea sfumature. Ma questa è anche la stagione del capo speciale per le occasioni come la gonna fluida in seta e il corpetto in maglia operata con lo scollo all’americana. E per la sera lo smoking, la giacca in doppio tulle con le paillettes imprigiona­te come lucciole o con fil coupé danzanti.

Anche colori richiamano la natura del territorio, i bianchi delle montagne, i beige, i grigi delicati con lampi di rosso. Gli Stati Uniti rappresent­ano la crescita maggiore del brand. «Nella seconda parte dell’anno ai flagship store di New York e Boston si aggiungera­nno corner da Bloomingda­le’s — continua il ceo —. Abbiamo riallocato anche il negozio di East Hampton con uno spazio dedicato all’uomo che sta diventando sempre più importante, per rispondere alle esigenze dei mercati asiatici, Giapponese e quelli arabi, dove l’abbigliame­nto maschile resta il più importante. Maggio è il mese dell’approdo a Palma di Maiorca e al Dubai Mall». L’europa subisce gli effetti della grande crisi internazio­nale, ma concretezz­a e impegno hanno premiato. «Nel 2023 avevamo previsto di chiudere a 105 milioni e invece siamo arrivati a 118. Il 2024 sarà un anno complicato, ma il primo trimestre è confortant­e: registra un 15% in più rispetto a quello precedente».

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Tessuti cangianti e dettagli manuali rendono speciali i capi quotidiani della primavera estate 2024
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