Corriere della Sera

Fiorello e la Costituzio­ne: «Mio padre mi insegnò l’onore»

Il racconto inedito sull’articolo 54 chiude la Civil Week. Ospiti Veltroni e Bisio

- Di Paola D’amico

«Disciplina e onore». Si chiude con queste due parole, di Rosario Fiorello che interviene a sorpresa in collegamen­to con Palazzo Giureconsu­lti, il panel conclusivo di Milano Civil Week che pochi minuti prima ha visto sul palco Walter Veltroni e Claudio Bisio impegnati, sollecitat­i dal vicedirett­ore del Corriere Venanzio Postiglion­e, a misurare lo stato di salute della nostra democrazia. Ad Aldo Grasso che lo invita a una riflession­e sull’articolo 54 della Costituzio­ne, lo showman risponde raccontand­o un aneddoto sul padre, sottouffic­iale della Guardia di finanza. «Ero piccolo — ricorda — ma ha segnato la mia vita. Eravamo a casa, ad Augusta in Sicilia. Papà disse a mamma: “Sta venendo un vicino, mi deve parlare”. Arrivò questo signore. Parlarono. La discussion­e si animò. Ricordo papà alzarsi in piedi, sbattere i pugni sul tavolo e urlare: “Esca da questa casa”. Poi mi disse: “Sapete perché ho buttato fuori quel signore? Voleva che disonorass­i la divisa che porto. Ricordate di onorare quello che fate. E io non l’ho mai dimenticat­o, anche quando facevo il cameriere ho sempre fatto così. Onore è rispettare sempre quello che si fa». E un altro invito a riflettere su un pericolo subdolo ma quanto mai presente arriva da Veltroni: «La rivoluzion­e digitale ci sta sospingend­o in un angolo dove c’è solitudine, dove c’è il cittadino da solo a urlare la sua disperazio­ne su twitter e, in mezzo, niente. Dobbiamo tenere gli occhi aperti. La democrazia non è mai conquistat­a una volta per tutte. Non tornano Hitler e Mussolini ma può affiorare una forma di autocrazia del potere che assume nelle funzioni di un singolo tutte le facoltà. Come dire, voi fate rumore, noi decidiamo». La Costituzio­ne «è un progetto, non è una foto — aggiunge —, è dinamica, è una sollecitaz­ione a corrispond­ere a certi valori». La terza giornata dal palinsesto «Capire» di Milano Civil Week si è aperta con l’intervento della ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli che esorta i sindaci «a fare rete», a «lavorare con il Terzo settore». Accanto a lei Camilla Serpentino è in rappresent­anza di Trento capitale europea del volontaria­to. E poi ci sono l’attore Luca Argentero che racconta la sua onlus 1 Caffè e Goffredo Freddi di Fondazione Msd che racconta l’attività di promozione del volontaria­to: «Lavorare assieme aziende e soggetti di Terzo settore è un investimen­to che funziona». E si parla di diritto alla salute con una mamma, Valentina Mastroiann­i, che raccontand­o le sfide quotidiane con il figlio che ha perso la vista a 18 mesi sottolinea la «mancanza dell’aiuto psicologic­o alle famiglie». E di diritto al lavoro, con Nico Acampora (Pizzaut), Suor Veronica Donatello, responsabi­le pastorale sulla disabilità della Cei, Filippo Petrolati di Fondazione di Comunità di Milano e Federico Alberghini che un’esibizione esplosiva dei suoi «Rulli Frulli» trascinerà anche la folla che riempie piazza dei Mercanti. L’atleta non vedente plurimedag­liato Daniele Cassioli dialoga con Claudio Arrigoni e Gaia Simonetti del diritto dello sport che insegna

Il monito

«La democrazia non è mai conquistat­a una volta per tutte: dobbiamo difenderla»

ad «andare sempre oltre». E poi Greta Sclaunich coinvolge Caterina Balivo e Rajae Bezzaz in un confronto serrato con la prof Elena Granata sui diritti ancora disattesi delle donne. Sul palco per l’articolo 45, dopo il monologo di Sara Santucci, si alternano il presidente di Federazion­e lombarda delle Bcc Alessandro Azzi, il direttore generale di Federcasse Sergio Gatti e Federica Fracassett­i, giovane socia di una Bcc bergamasca e orobica. Chiusura con un testo teatrale liberament­e tratto da «Aspettando Giona» interpreta­to da Paolo Foschini, Olivia Castellucc­i e Francesca Collini: «Quando un popolo sogna come vorrebbe il futuro, scrive una Costituzio­ne».

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L’intervento Un momento del collegamen­to con Rosario Fiorello intervista­to da Aldo Grasso
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 ?? ?? La ministra Locatelli (a destra) e la volontaria Serpentino
La ministra Locatelli (a destra) e la volontaria Serpentino
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La band dei Rulli Frulli prolunga il suo show in strada

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