Alla scoperta dell’abruzzo sulle due ruote elettriche «Pedalare mi ha salvato e lo sport aiuta a guarire»
La storia di Fior, testimonial per la ricerca sul cancro
Tutto il bello dell’abruzzo riassunto, per un giorno, nella maglia indossata al Giro-e dai ciclisti del team che lo rappresenta: il bianco dei monti innevati, il verde delle colline dell’entroterra e il blu del mare. La regione ha ospitato la tappa di ieri, partenza a L’aquila e arrivo a Prati di Tivo, e rivedrà il Giro-e nelle frazioni numero 11 e 12. È la prima volta nella storia del Giro elettrico che una regione partecipa con un proprio team. «Una grande occasione di promozione turistica del territorio, perché il Giro-e si svolge in contemporanea con il Giro d’italia e sappiamo che la Corsa Rosa è il più importante evento sportivo per promuovere le nostre città e le nostre specificità ambientali, culturali e storiche», spiega il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. «Basti pensare alla visibilità che l’anno scorso ha avuto la Costa dei Trabocchi grazie al passaggio del Giro lungo la pista ciclopedonale. Sono grato anche agli sponsor privati che hanno sostenuto il progetto. Una particolare avventura che spero nei prossimi giorni mi vedrà impegnato anche in prima persona in una tappa, come lo scorso anno».
Il progetto di proporre una rappresentativa della Regione Abruzzo nasce per promuovere la mobilità sostenibile alla luce della Grande Partenza del Giro d’italia 2023 sulla ciclopedonale Via Verde. L’evento ha spinto tante persone all’utilizzo delle bici elettriche di qualsiasi tipo e genere, riscoprendo per esempio i vecchi percorsi dei pastori dalle montagne verso la pianura e il mare. PSC 2000-2020, agenzia della Regione Abruzzo, ha sposato l’idea, perché la regione, con i suoi cinque parchi di cui tre nazionali e due regionali, da sempre mette in opera politiche di sviluppo ma anche di protezione del territorio.
«L’abruzzo è una regione ciclisticamente stupenda. Lo comunichiamo tutti i giorni al Green Fun Village, nelle hospitality, sul palco: la bellezza della Via Verde come del Gran Sasso, il fatto che qui c’è spazio per ogni tipo di ciclista, dalle famiglie agli amatori evoluti», racconta il capitano del team, Alessandra Fior, già tre Ironman all’attivo, di cui l’ultimo quest’anno in Texas. «È dal 2019 che il Giro-e crede nella promozione dell’utilizzo delle bici elettriche a supporto di un nuovo modo di fare turismo: lento, consapevole, attivo», continua Alessandra. «Il fatto che una regione abbia abbracciato un tema così importante, e che partecipi a un evento di tale rilevanza per mostrare come le piste ciclabili e le infrastrutture green siano pronte per accogliere questo nuovo turismo, è straordinario. Pedalando, andiamo a ridurre l’impatto ambientale del turismo, viaggiamo in modo sostenibile, ci arricchiamo culturalmente ed emotivamente, senza contare che significa avere uno
Il governatore Marsilio: «Crediamo nel progetto perché ci permette di mostrare la nostra cultura»
stile di vita attivo e sano».
Fior è testimonial della Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro. «Dopo una diagnosi oncologica nel periodo del Covid, la bicicletta è stata fondamentale per me: pedalare sui rulli è stata la mia ancora di salvezza in un periodo buio dovuto alla malattia e al lockdown. E il ricordo del mio primo Ironman, una sfida estrema per me, mi ha dato la possibilità di credere in me stessa e tirare fuori la grinta e la serenità necessarie per superare la malattia. Lo dico sempre: lo sport ti fornisce gli strumenti per affrontare le sfide della vita, anche quelle che non scegli tu».