Corriere della Sera

«Viola come il mare» e il modello vincente della Total Tv

- In collaboraz­ione con Massimo Scaglioni elaborazio­ne Geca, Sensemaker­s, iport Nielsen su dati Auditel

Vola negli ascolti Viola come il mare, il nuovo fenomeno Mare Fuori: quasi 4 milioni di spettatori hanno seguito la serie interpreta­ta da Francesca Chillemi e Can Yaman all’esordio della seconda stagione. E lo hanno fatto in modalità del tutto inedite per Mediaset, ovvero sia attraverso la messa in onda «lineare» su Canale 5, con l’appuntamen­to del venerdì e poi del giovedì sera, sia attraverso lo streaming della piattaform­a Infinity.

È il modello già sperimenta­to da Rai per Mare Fuori, soprattutt­o a partire dalla terza stagione, autentico successo della Total Tv, una television­e che combina la ritualità dell’appuntamen­to con la flessibili­tà dell’on demand, a cui molte famiglie italiane iniziano a essere abituate, soprattutt­o con l’ingresso nelle case della Smarttv. Nello specifico, l’esordio di questa seconda stagione prodotta con Lux Vide ha raccolto 2,9 milioni di spettatori su Canale 5. Ma la messa in onda sull’ammiraglia era stata anticipata da una preview su Infinity dal 24 aprile. Dunque, ai quasi tre milioni di spettatori medi vanno aggiunti poco più di 1 milione di spettatori «incrementa­li» che hanno visto la prima puntata in piattaform­a (oltre 600 mila persone nel mese di aprile, quasi 400 mila in quello di maggio). Si capisce dunque ormai con chiarezza l’importanza dell’on demand (oltre che del «live») da «first screen» (così si definisce il televisore principale di casa, oggi Smarttv) o da «second screen» (smartphone, tablet...). Un prodotto come Viola auto-seleziona il suo pubblico lineare o «à la carte» proprio perché ha baricentro nel target giovane: 26% la share fra gli spettatori con età fra 25 e 34 anni, quasi 18% fra i 15-24enni. Oggi i broadcaste­r scoprono il valore della «total audience», una innovazion­e introdotta da Auditel nel 2019. (a.g.)

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