Era il regista dei B movie: addio a Roger Corman, lanciò De Niro e Nicholson
Dopo aver regalato al cinema, con vari compiti, i suoi 98 anni, è morto nella sua casa a Santa Barbara il regista e produttore Roger Corman, nato a Detroit nel ’26, l’uomo che ha scoperto e lanciato registi come Coppola, Scorsese, Bogdanovich, Dante e attori come Jack Nicholson, De Niro, Bronson, Bullock e Peter Fonda.
Fu Oscar onorario nel 2009 dopo aver prodotto 491 film, averne diretti 56 e interpretati 45. Record insuperabili per un cineasta che ha rovesciato i tavoli della produzione, imponendo nei ‘50, quando iniziò a far cinema, la velocità nelle riprese, set semplici e riutilizzabili, riuscendo per scommessa a girare uno dei suoi successi, La piccola bottega degli orrori in due giorni e una notte. Famoso come il re dei B movie, in realtà autore di successo con l’ottima saga di horror ispirati a Poe con Vincent Price, Corman ha toccato tutti i generi classici americani, dalla crime story (Il clan dei Barker con il giovane De Niro), alla ribellione giovanile (I selvaggi) e alla droga (Il serpente di fuoco), dalle corse d’auto all’adrenalina acquatica di Piraña al famoso Barone rosso e al gangster movie. Ma per l’atmosfera, la paura di qualità che spia dentro l’inconscio, la saga di Poe è in cima alla carriera, con Milland (Sepolto vivo) e Boris Karloff (Il Pozzo e il pendolo, La tomba di Ligeia), oltre a uno dei primi film sui diritti civili (L’odio esplode a Dallas).
Realizzati in economia, i suoi film incassano e piacciono, Easy rider è l’esempio di un titolo rimasto mitico. Da ricordare i suoi meriti nella distribuzione sul mercato di grandi titoli del cinema europeo: merito di Corman e delle sue molte funzioni (iniziò smistando la posta alla Fox), se alcuni film di Fellini, Bergman, Truffaut, Kurosawa, Losey sono arrivati negli Usa.