La nuova Mini Cooper elettrica sa cantare e anche sorridere
La prova della mitica tre porte inglese che emette un suono differente per ogni modalità di guida scelta
SITGES (SPAGNA) Chi ha detto che le auto elettriche non fanno rumore? Quando gli ingegneri di Mini si sono messi a progettare la nuova Cooper a batteria hanno pensato di farla anche cantare. «In base alla modalità di guida scelta la Mini suona in maniera differente: si può perfino ascoltare il rombo del piccolo motore 900 dell’originale del 1959», racconta Renzo Vitale, designer del suono che per il gruppo Bmw (di cui Mini fa parte con Rolls-royce) si occupa di ogni singolo tono emesso dalle auto.
Non è solo la «voce» della nuova Mini Cooper ad attrarre lo sguardo di chi l’ha vista passare sul lungomare di Sitges, località turistica a 40 chilometri da Barcellona dove l’abbiamo guidata e meta di stranieri in cerca del sole in tutte le stagioni. Il design ha forme più morbide, ma alla fine è sempre lei con i fari tondi che sembrano occhi e la griglia che sorride. «La caratterizzazione umana è uno dei segreti del suo stile, immortale nella sua semplicità», spiega Thomas Sycha, capo designer degli esterni. Gli altri tratti salienti? «È da sempre un’auto cool, tutti ne hanno avuta una: da Paul Mcartney a Brigitte Bardot. E poi, c’è il piacere di guida, un marchio di fabbrica», continua Sycha.
La propulsione elettrica, per sua natura scattante e veloce, si sposa bene con lo spirito del marchio che ha tra i suoi mantra il voler replicare la sensazione di trovarsi alla guida di un go kart. La Cooper elettrica riesce a realizzarlo quasi in tutto: la ripresa è fulminea e tra le curve diverte, ma il peso delle batterie si fa sentire soprattutto alle basse andature. Due le versioni: la Cooper E con batteria da 40,7 chilowattora, 305 chilometri di autonomia e 184 cavalli e la Cooper SE, più potente (218 cavalli) e con accumulatori da 54,2 chilowattora per 402 chilometri di percorrenza. Buoni i consumi: alla fine della nostra prova il computer di bordo segnava una media di 16 kwh per 100 chilometri, traducibili in una percorrenza reale di circa 330 chilometri (versione Cooper SE).
Passando agli interni, difficile non riconoscere quelli di una Mini: la strumentazione è demandata a un grande display tondo al centro della plancia che regala un certo effetto scenico. Da qui si controlla tutto: dal navigatore al climatizzatore, dalla musica alle app dell’auto che è connessa in rete, ma per poterlo utilizzare al meglio bisogna prenderci un po’ la mano. Completo il pacchetto di sistemi di assistenza alla guida che non sono mai invasivi quando intervengono. Quattro gli allestimenti, prezzi da 32.600 euro.