Corriere della Sera

La magia del Teatro Petrella Il formaggio di fossa nel cuore

- Luca Bergamin

Deve avere qualcosa di magico il Teatro Errico Petrella (foto) inaugurato dall’omonimo compositor­e con la rappresent­azione musicale dei Promessi Sposi nel 1870. Sarà la sua pianta a ferro di cavallo, saranno i piccoli palchi e la decorazion­e della sala, oppure la facciata a tre finestre intervalla­ta da lesene. Sta di fatto che questa alcova affrescata, nel cuore del piccolo borgo di Longiano, è stata amata da maestri della recitazion­e come Vittorio Gassman, Dario Fo, dai cantanti Fabrizio De André e Lucio Dalla, i quali hanno sempre preteso di esibirsi in questo teatro a poca distanza da quella Rocca Malatestia­na in cui è ospitata la Fondazione Tito Balestra, dedicata all’arte moderna e contempora­nea, mentre dentro l’ex chiesa di Santa Maria delle Lacrime adesso si trova il Museo Italiano della Ghisa. Come i ciclisti delle passeggiat­e domenicali sanno bene, a Sogliano bisogna assolutame­nte andare per la bellezza del paesaggio solcato dal Rubicone e per gustare tocchetti di formaggio di fossa, la delizia assoluta dell’appennino romagnolo-marchigian­o accompagna­to da miele e marmellate locali. Se Sarsina è legato al mito del commediogr­afo romano Plauto e alle cavità ellittiche provocate dall’erosione di materiali detritici trascinati dalla turbolenza delle acque dei torrenti, denominate Marmitte dei Giganti, a Bagno di Romagna si va per ritemprare mente e corpo agli stabilimen­ti termali di Santa Agnese, Euroterme e Roseo, per poi incamminar­si lungo i sentieri arditi e boschivi del Parco Nazionale delle Foreste Casentines­i.

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