Corriere della Sera

La vedova di Lauda vince in tribunale «Le spetta il 16% del patrimonio»

Vienna, la donna donò un rene all’ex pilota

- Lorenzo Pastuglia

La lite per l’eredità: un film già visto. Anche in Italia, ripensando ai casi di Luciano Pavarotti, Alberto Sordi e Lucio Dalla. Ville, case, tenute, opere d’arte, conti, spesso finiti nel mezzo mettendo uno contro l’altro i parenti. Appena fuori dai confini italiani, c’è l’austria dell’eterno Niki Lauda, ritornato nelle ultime ore alle cronache per la querelle legale che ha visto contrappos­ti i familiari per la spartizion­e del patrimonio.

A spuntarla è stata la sua 46enne ex moglie Birgit Wetzinger, con cui condivise 12 anni di matrimonio tra il 2008 e il 20 maggio 2019, momento della scomparsa del tre volte iridato a 70 anni, pochi giorni prima del GP di Montecarlo. Il Tribunale regionale superiore di Vienna ha dato ragione alla donna che avrà diritto al 16% dell’eredità di Niki, per una quota obbligator­ia ancora da quantifica­re ma sicurament­e non inferiore a 10 milioni. La sentenza è arrivata ieri, un anno dopo l’avvio del processo voluto dalla Fondazione Privata Lauda, che aveva ritenuto Wetzinger «indegna di eredità» e l’aveva accusata di aver nascosto opere d’arte e altri oggetti di valore dell’ex pilota.

L’altro nodo al centro della diatriba era il mancato aggiorname­nto del testamento dopo il 2007, l’anno precedente al matrimonio di Lauda con Birgit. Tanto che la 46enne e i gemelli nati dalla loro relazione, Mia e Max (oggi 13enni) non erano presenti sull’atto, bensì solo i figli più grandi avuti dalla precedente relazione di Niki con la prima moglie Marlene Knaus: Mathias (43 anni) e Lukas (45). Ora la vittoria della donna, con buona pace dei familiari diretti.

La sua battaglia legale, lo scorso anno, aveva avuto un primo esito a maggio, quando il Tribunale regionale per le questioni di diritto civile di Vienna aveva dichiarato che «non era indegna di eredità e aveva fondamenta­lmente diritto a una quota obbligator­ia». Ieri, invece, il Tribunale regionale superiore ha respinto il ricorso opposto, quantifica­ndo in un 16% la somma del patrimonio da dare alla vedova Lauda, che al suo defunto marito salvò persino la vita nel 2005, quando Niki rischiò di morire per un grave problema ai reni.

Birgit, reduce allora da quattro anni di fidanzamen­to con il pilota, era hostess negli aerei di sua proprietà, la Lauda Air. Gli donò un suo rene, dopo un’operazione non riuscita con quello del fratello Florian. Ora potrà felicement­e godersi l’eredità e sposarsi l’attuale compagno Marcus Sieberer, 55enne che vive in Svizzera ed è esperto di finanza.

Convolando a nozze, però, perderà tutti i benefit ricevuti in passato dalla Fondazione, come messo nero su bianco dallo stesso Lauda in un atto davanti a un avvocato. Addio a benefici come il pagamento di tasse scolastich­e, ferie, tre collaborat­ori domestici, 20 mila euro di paghetta mensile e la copertura delle spese sia della villa a Vienna (nel 18° distretto) sia a Ibiza. Ma arrivare a fine mese non dovrebbe essere comunque un problema.

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Niki Lauda e la sua seconda moglie Birgit Wetzinger a Los Angeles nel 2014: lei avrà il 16% dell’eredità dell’ex pilota morto nel 2019
(Epa) Insieme Niki Lauda e la sua seconda moglie Birgit Wetzinger a Los Angeles nel 2014: lei avrà il 16% dell’eredità dell’ex pilota morto nel 2019

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