Corriere della Sera

Da Sinatra a Dean Martin, la musica è un dono

Concerto benefico con Gianluca Guidi: «Imparo dai miei figli, ascolto anche la trap»

- di Michele Farina

Una bambina in carrozzina che balla felice portando con sé, come un guscio leggero, la sua sedia a rotelle: è l’ultima emozione che ci arriva da una conversazi­one con la dottoressa Ornella Casati e con Gianluca Guidi, artista di lungo corso, voce che abbatte i muri. L’appuntamen­to è per sabato 25 maggio alle 20.45, nella cornice stupenda di Villa Clerici a Milano: in scena il secondo Charity Gala organizzat­o da Card Lombardia. Card è una «società scientific­a delle attività sociosanit­arie territoria­li». La «sezione» lombarda guidata da Casati ha il pallino della formazione per l’assistenza domiciliar­e. I corsi costano, i fondi latitano, la società civile è chiamata a raccolta per un concerto gratuito che scateni solidariet­à. «L’anno scorso - racconta Casati - è andata benissimo. Grazie al concerto abbiamo finanziato i corsi di Doll Therapy e acquistato una trentina di bambole per la cura a casa di persone con demenza». E allora bis: visto che l’assistenza domiciliar­e, quando c’è, «tende a concentrar­si sugli anziani, quest’anno abbiamo pensato ai bambini». Con il sostegno del Rotary Club Milano Precotto San Michele, i fondi raccolti andranno alla Lega del Filo d’Oro, che ha aperto una sede in Lombardia, e all’associazio­ne Spina Bifida Idrocefalo di Niguarda (Asbin) che ha sempre più pazienti a carico.

Carico leggero come quello della bambina in carrozzina che balla nel centro diurno Asbin: una volontaria disabile ha raccontato a Casati la sua esperienza di persona in difficoltà, con tutti gli strascichi di un tumore al cervello, a cui dà la carica una bambina se possibile ancora più in difficoltà. Scambio di cure, concerto di energie. E di musiche: a Villa Clerici il maestro Guidi torna con il suo tributo a Frank Sinatra, concepito nel 2015 nel centenario della nascita. Da un capo all’altro delle generazion­i: l’anno scorso l’impulso e il copione legati all’Alzheimer, che mamma Lauretta Masiero interpretò nella vita appassiona­tamente e Gianluca seguì da caregiver. Ora i più piccoli, che toccano corde altrettant­o familiari: Guidi ha due figli di 14 e 16 anni, «che mi fanno imparare un sacco di cose». In questi giorni Giulio e la tesina di terza media su Oppenheime­r, Giacomo e la musica dei rapper o trapper, «che non mi piace ma è fatta molto bene».

Altro che Sinatra, primo ascolto: «A casa, negli anni Settanta, avevamo dischi di musica classica e molto Sinatra, molto Dorelli, qualcosa di Ray Charles, Oscar Peterson, Bill Evans». Un giorno Gianluca scopre una cassetta: It might as well be swing, Sinatra e Quincy Jones, Count Basie e la sua orchestra. Folgorante capolavoro.

Una folgorazio­ne anche la collaboraz­ione con Card Lombardia. Primo incontro all’Istituto dei ciechi di Milano, con il capo dei vigili del fuoco e l’allenatore di pallavolo, a parlare di team building che è un’altra delle passioni nascoste dell’artista figlio di Masiero e Dorelli, navi ed equipaggi. Quest’anno a febbraio sempre con Card il corso teatro-sanità: operatori dell’assistenza domiciliar­e alle prese con il tema dell’aggressivi­tà. E sabato sera, a Villa Clerici, tocca alla magica certezza della musica, swing e quattro quarti, sullo spartito della solidariet­à.

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Gianluca Guidi, cantante, attore e regista teatrale, figlio di Lauretta Masiero e Johnny Dorelli

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