Newscorp, intesa con Openai: 250 milioni per i contenuti
È il sesto accordo della società di intelligenza artificiale
Continua la corsa alle alleanze tra Openai, la società di intelligenza artificiale casa madre di Chatgpt, e gli editori di contenuti giornalistici. A firmare l’ultimo accordo è la Newscorp di Rupert Murdoch. L’intesa tra il gruppo americano, che pubblica il Wall Street Journal, The Times e The Sun, potrebbe valere più di 250 milioni di dollari in 5 anni, compreso un compenso in denaro e crediti per l’uso della tecnologia di Openai, secondo fonti vicine all’operazione. È la sesta partnership stretta nell’ultimo anno dalla società californiana guidata da Sam Altman, che ha fatto accordi con l’agenzia americana Associated Press, il gruppo tedesco Axel Springer (editore di Bild, Politico e Business Insider), il francese Le Monde, il gruppo spagnolo Prisa (editore di El Pais)e da ultimo, a fine aprile, il Financial Times.
«Il patto riconosce l’esistenza di un premio per il giornalismo di qualità», ha scritto Robert Thomson, amministratore delegato di Newscorp, in una nota inviata ai dipendenti mercoledì, pubblicata dal Wsj. «L’era digitale è stata caratterizzata dal dominio dei distributori, spesso a scapito dei creatori, e molte aziende del settore dei media sono state spazzate via da una marea tecnologica inesorabile. Ora tocca a noi sfruttare al meglio questa provvidenziale opportunità».
Nel caso dell’ap l’accordo con Openai è limitato all’uso dei testi in archivio per l’addestramento la tecnologia. Per il FT l’intesa, del valore tra i 5 e i 10 milioni di dollari all’anno, riguarderebbe la possibilità per Openai di usare i contenuti del quotidiano per rispondere alle domande degli utenti e dell’archivio per la formazione dei suoi modelli. Mentre l’accordo triennale di Axel Springer, che include l’uso dei suoi contenuti per la formazione e la visualizzazione, vale 25-30 milioni di dollari in 3 anni. Diversa la strada intrapresa dal New York Times, che l’anno scorso ha fatto causa a Openai e a Microsoft, uno dei suoi maggiori investitori, con l’accusa di usare i suoi contenuti senza permesso, per addestrare i suoi strumenti di intelligenza artificiale. Accuse respinte da Openai, che però è finita nel mirino anche dell’attrice Scarlett Johansson, per aver usato la voce dell’attrice senza autorizzazione.
Oltre a fornire contenuto giornalistico, Newscorp condividerà anche l’esperienza giornalistica con Openai. «Insieme, stiamo gettando le basi per un futuro in cui l’intelligenza artificiale rispetti profondamente, migliori e sostenga gli standard di un giornalismo di livello mondiale», ha dichiarato l’ad di Openai in un comunicato.