Motta, matrimonio con la Juve Pioli saluta, Fonseca è il prescelto
Non solo Conte per De Laurentiis: nella lista anche il rossonero, Gasp e Italiano
Quando mancano solo novanta minuti prima che cali il sipario sul campionato, con tre squadre in lotta per non retrocedere e un affollamento di club per accaparrarsi gli ultimi slot europei, sono almeno due i campi dove lacrime e addii avranno il sopravvento.
Scorrono i titoli di coda sull’avventura di Stefano Pioli sulla panchina del Milan: è atteso per oggi, in tarda mattinata salvo imprevisti, il comunicato con cui il club saluterà il tecnico che ha consentito al Diavolo di conquistare uno scudetto e di condurlo lo scorso anno in semifinale di Champions League. I suoi agenti hanno avuto più incontri con i manager milanisti per concordare una formula di addio in forma dignitosa e amichevole. Non sarà un esonero ma neanche una risoluzione che prevede la rinuncia da parte del tecnico all’intero compenso per l’anno di contratto su cui ancora può contare. Sarà piuttosto una forma di separazione consensuale che implica per il tecnico emiliano il riconoscimento di una buonuscita. Mancano gli ultimi dettagli e la firma dell’allenatore per la conclusione del rapporto. Poi si spera che domani con la Salernitana la gente gli tributi il doveroso omaggio e che quindi per l’ultima notte sia ancora «on fire». Dalla prossima settimana inizierà un nuovo capitolo: Paulo Fonseca ha tutte le caratteristiche per essere il tecnico investito della missione di rilanciare il Milan. All’allenatore portoghese che ha chiuso la stagione portando il Lille al quarto posto, è stato prospettato un contratto triennale da tre milioni.
A Bologna le emozioni negli ultimi giorni non sono mancate fra la qualificazione alla Champions e la sfilata del bus per il centro città. Oggi a Genova contro i Gilardino boys andrà in scena l’ultima recita di Thiago Motta. Ieri è arrivata la nota del club nella quale si è ufficializzata la ritrosia dell’allenatore a rinnovare il contratto con il club emiliano. «Grazie Bologna, mi hai reso un uomo fiero e felice» il ringraziamento di Thiago. Lo aspetta la Juventus: Cristiano Giuntoli punta su di lui per far partire un nuovo ciclo. Accordo fino al 2027 e stipendio comprensivo di bonus da 5 milioni. La domanda delle domande è: chi allenerà il Napoli? Aurelio De Laurentiis dopo aver sbagliato la scelta iniziale della stagione con Garcia e aver provveduto a due cambi (disastrosi) in corsa, ora non vuole sbagliare scelta. E perciò sta giocando su più tavoli: da «donna bellissima» ha lusingato Gasperini e contemporaneamente ha trattato con Antonio Conte. Le due prime scelte per il presidente partenopeo. Sullo sfondo resistono altre due opzioni, che certamente per le caratteristiche che hanno non possono essere considerati piani b. Uno è Vincenzo Italiano, che deciderà il futuro dopo la finale di Conference League e l’altro è Pioli che già ha declinato la proposta del Bologna e in Italia considera solo l’approdo in una grande piazza come il Napoli (altrimenti il sogno è allenare in Inghilterra).
Chissà se contro la Juventus sarà l’ultima partita sulla panchina del Monza per Raffaele Palladino, nell’orbita degli emiliani per il dopo Thiago e anche della Fiorentina. Galliani lo aspetta, non è più in programma l’appuntamento di lunedì 27, precedentemente indicato come scadenza finale per il dentro o fuori. Di certo il tecnico ha escluso l’ipotesi dell’anno sabbatico. E Galliani spera.
In sospeso Palladino rinuncia all’anno sabbatico: se non va a Firenze resta al Monza