L’eterno ritorno dei diamanti
La maison Bvlgari celebra i suoi 140 anni con un gioiello da 140 carati: per crearlo ci sono volute 2.800 ore di lavoro
L’eterno femminino, quel desiderio di tendere verso «l’alto», appartiene a tutte quelle donne capaci di far brillare chi si mette sulla loro scia. E appartiene a Lucia Silvestri, il direttore creativo di Bvlgari,che ha scelto per la collezione di alta gioielleria celebrativa dei 140 anni il nome «Aeterna». «Un omaggio a Roma, la città eterna, ma anche ai gioielli Bvlgari e al serpente, simbolo della maison, che rinasce a ogni metamorfosi», dice Lucia, arrivata 40 anni fa dentro in azienda e da 10 anni alla guida creativa. «Una nomina che mi è stata annunciata al telefono. “Ti senti pronta?”: lo ero, ma ricordo che andai da Ciampini a prendermi un caffé, da sola». A ogni collezione, da allora, c’è sempre la stessa emozione e la voglia di raccontare un sogno attraverso l’essere donna. «In Bvlgari ho portato la mia femminilità, il disegnare gioielli in funzione della vita di una donna, con quella versatilità che permette di indossarli in ogni momento della giornata», racconta Lucia durante il lancio mondiale alle Terme di Diocleziano, vestita con un abito color Padparadscha, che in sanscrito significa “colore fiore di loto”, proprio come gli zaffiri che porta al collo. «Questa volta sono partita da un numero, 140, gli anni di Bvlgari: volevo creare un gioiello unico, proprio di 140 carati». Un progetto che è diventato reale con una pietra proveniente dal Lesotho («dove c’è la materia prima più scintillante»). Un grezzo di 300 carati, con il quale ha iniziato a immaginare un pezzo unico destinato a diventare un’icona della gioielleria contemporanea: è nata così Serpenti Aeterna, il masterpiece della collezione (del valore di 40 milioni di euro) caratterizzata da sette gocce di diamanti D per un totale di 140 carati, una per ogni anno di storia del brand, e da 698 diamanti baguette. Ha richiesto oltre 2800 ore di lavoro e per il lancio Lucia Silvestri l’ha voluta al collo di Priyanka Chopra Jonas, una delle ambasciatrici della maison, insieme ad Anne Hathaway, Liu Yifei, Shu Qi, Hikari Mori e Alessandro Gassman, tutti presenti alla serata di gala.
Un grande ritorno, dopo tanto colore, dei diamanti: brillano ovunque, in lavorazioni straordinarie, elaborate ma flessuose. Collier che sembrano ricami, collane- colletto come Sapphire Brocade, un ensemble di diamanti e zaffiri (63.48 carati), gioielli sinuosi come Serpenti Sapphire Echo, realizzata con due zaffiri dello Sri Lanka taglio a pera, ciascuno del peso di circa 37,34 carati. Una coppia di gemme preziose proveniente da un paio di orecchini Bvlgari degli anni Trenta, appartenuti ad una nobildonna italiana. «Anche qui c’è una storia di rinascita: la signora, a 90 anni, ha deciso che alcuni suoi gioielli dovevano tornare a casa e li ha dati a noi», racconta Lucia Silvestri, lasciando intuire il grande lavoro che c’è dietro al riacquisto di pezzi storici dai collezionisti. Un continuo rimando al passato, ma con una expertise contemporanea. «Ne è un esempio la collana Aurea Chandra, rivisitazione di una collezione degli anni ‘80 in porcellana, oggi forse importabile per il peso: è stata ripensata come una sequenza di cinque file di sfere alternate in oro rosa e pavé di diamanti. Una costruzione di forte impatto, ma leggerissima».
Tra i pezzi di Aeterna spiccano anche la collana dall’aria «native» Lotus Cabochon: oro rosa con 32 rubelliti, 2 diamanti tondi, 128 ametiste taglio cabochon, 174 turchesi, 25 smeraldi . O l’orologio Fenice alta gioielleria, neto dall’estro di Fabrizio Buonamassa Stigliani, a capo della direzione creativa dei segnatempo. A enfatizzare lo spirito di «eternità» sono state chiamate a sfilare delle muse come Carla Bruni, Elisabetta Dessy, Mariacarla Boscono e Isabella Rossellini, che ha indossatp la collana con la moneta di Augusto e fili di smeraldi. La sensazione tra il pubblico è quella di aver assistito a uno spettacolo straordinario e la conferma arriva dall’ AD Jean Christophe Babin al termine della sfilata: «Ringrazio il team per aver sviluppato la più straordinaria collezione di Alta Gioielleria di sempre, non solo nell’ambito dei 140 anni di storia di Bvlgari, ma probabilmente del XXI secolo».
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Volevo un gioiello unico: la collana Aetherna nasce da una pietra grezza del Lesotho I diamanti lì brillano di più