Corriere della Sera

Società off shore, conti bancari, quadri «Elkann dia gli atti sull’eredità Agnelli»

Cosa cambia con la decisione del giudice civile

- di Simona Lorenzetti e Massimilia­no Nerozzi

Sono gli eredi testamenta­ri ed è «presumibil­e» che i documenti relativi ai conti bancari e alle società offshore un tempo riconducib­ili a Marella Caracciolo, vedova dell’avvocato, siano nella «disponibil­ità» dei fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann. Allo stesso modo, il notaio svizzero Urs von Grünigen, che di donna Marella ha curato la succession­e, ne sarebbe custode insieme con l’inventario dei beni. Riparte da qui la disputa civile che Margherita Agnelli, assistita dall’avvocato Dario Trevisan, ha avviato contro i tre fratelli Elkann per l’eredità della madre, deceduta nel febbraio 2019. Lo ha deciso il giudice torinese Nicoletta Aloj che, con un’ordinanza di 11 pagine, riscrive le linee guida di un procedimen­to che nel luglio 2023 era stato sospeso in attesa che arrivasser­o a conclusion­e altre cause svizzere e che la Cassazione, invece, ha disposto riprendess­e. Ritenendo che lo stop non fosse sufficient­emente motivato, tenuto conto che il procedimen­to italiano tratta questioni diverse dai processi elvetici. Due i punti chiave del provvedime­nto: la convocazio­ne per un interrogat­orio dell’ad di Exor, che dovrà raccontare al giudice la verità sul patrimonio ereditato dalla nonna, a cominciare da quello protetto in alcune società offshore delle Isole Vergini; e l’ordine che obbliga i fratelli Elkann e il notaio a esibire tutti i documenti relativi a conti bancari (se ne contano almeno 15) e a società con sedi in paradisi fiscali appartenut­i a donna Marella (Bundeena Consulting, Silver Tioga Company, Fima Inc., Silkestone Invest e Layton S.A.). Non solo: tra gli atti che dovranno essere consegnati ci sono pure quelli che svelano le donazioni disposte tra il 2010 e il 2014 dalla vedova di Gianni Agnelli e in questo capitolo potrebbero rientrare le opere d’arte. Di contro, non dovranno essere esibiti gli atti della Dicembre, la cassaforte della famiglia: «Documenti solo genericame­nte individuat­i e risultanti per lo più da pubblici registri». La prima udienza è in menu per il 2 dicembre: l’interrogat­orio di Elkann non è ancora fissato, ma potrebbe avvenire nella primavera del 2025. Per allora dovrebbe essere chiusa anche l’inchiesta penale — nata da un esposto di Margherita — in cui i fratelli Elkann, con il notaio von Grünigen e il commercial­ista Gianluca Ferrero, sono indagati per truffa ai danni dello Stato per il mancato pagamento della tassa di succession­e relativa all’eredità della nonna. L’indagine, che ruota sulla presunta residenza fittizia di Marella in Svizzera, corre parallela alla causa civile. E per ora solo una parte dei documenti su cui i pm stanno lavorando sono sovrapponi­bili. Se entro dicembre l’aggiunto Marco Gianoglio e i sostituti Mario Bendoni e Giulia Marchetti depositera­nno gli atti, l’avvocato Trevisan potrà chiederne l’acquisizio­ne in civile. Ai primi di maggio i pm hanno chiesto una proroga delle indagini, svelando l’esistenza di una rogatoria in Svizzera con cui si domanda l’accesso alla documentaz­ione fiscale e alle carte della succession­e di donna Marella. Le stesse che il giudice civile ha ordinato agli Elkann di esibire.

 ?? (Imagoecono­mica) ?? Insieme I fratelli Ginevra, Lapo e John Elkann
(Imagoecono­mica) Insieme I fratelli Ginevra, Lapo e John Elkann

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy