Corriere della Sera

Il saluto agli eroi dello scudetto Il Milan è pronto a voltare pagina

Il coro Pioli is on fire per il tecnico: «Ringrazio chi mi ha scelto per una squadra speciale»

- Di Carlos Passerini

MILANO Non è stata una partita, è una stata una vera e propria festa d’addio, autentica e intensa, con gli abbracci, le emozioni, le lacrime e tutto il resto. O meglio lo è stata nel secondo tempo, visto che per tutto il primo è andata avanti la protesta contro la società da parte dei tifosi, rimasti in silenzio e con le bandiere ammainate. «Non esiste stagione senza vittorie» recita uno striscione in curva sud. La vittoria in realtà non arriva neanche stavolta, perché contro la Salernitan­a già retrocessa da tempo finisce in parità, con i campani che rimontano fra 87’ e 89’ dal 3-1 al 3-3 con Sambia e Simy, autore quest’ultimo di una doppietta, dopo i gol rossoneri di Leao, Giroud e Calabria.

Il vero show però inizia alla fine, dopo il fischio dell’arbitro Di Marco, quando i giocatori omaggiano Pioli, Giroud e Kjaer con un «pasillo» in mezzo al campo: ad accomunarl­i lo scudetto di due anni fa, che li vide protagonis­ti. Le luci si spengono, Ibrahimovi­c li abbraccia uno a uno. Emozionati­ssimo l’attaccante francese, l’uomo della doppietta che valse la rimonta scudetto nel derby nel 2022, pronto a chiudere con i Los Angeles Fc: «Siete stati una famiglia, non vi dimentiche­rò». Il difensore danese: «Il Milan è stato la più grande gioia della mia vita». Infine l’allenatore, che saluta dopo quattro anni e mezzo: «Ringrazio chi mi ha dato la possibilit­à di allenare il Milan, questa è una squadra speciale. Abbiamo vinto e perso insieme, ma le emozioni ci rimarranno dentro, avete messo il fuoco nel mio cuore e rimarrà sempre acceso. Non vi dimentiche­rò». La dedica di Leao: «Grazie mister per avermi fatto diventare grande». I 70mila di San Siro invece gli dedicano il coro cult, «Pioli is on fire», la colonna sonora di questi anni pieni di tutto e del suo contrario. Un modo migliore per dirsi addio non c’era. Il Milan e i milanisti lo ricorderan­no come il grande allenatore di uno scudetto vinto da sfavoriti, ma anche come una persona perbene. Un leader.

Ora, il futuro. Con Paulo Fonseca che ha ormai superato la concorrenz­a e, a meno di colpi di scena, nei prossimi giorni verrà nominato come successore. Per il portoghese 51enne, liberatosi dal Lille di Ligue1, è pronto un contratto triennale da 3 milioni a stagione. L’annuncio ufficiale difficilme­nte arriverà prima dell’inizio di giugno, anche perché venerdì 31 maggio il Milan sarà a Perth in Australia per giocare un’amichevole con la Roma in omaggio ad Agostino Di Bartolomei. In panchina toccherà a Daniele Bonera, oggi vice di Pioli, ma candidato nella prossima stagione a guidare la formazione Under 23, se ci sarà.

Lo scetticism­o nei confronti di Fonseca è diffuso, soprattutt­o sui social, dove fioccano gli hashtag di protesta, tipo #nonseca, che ricorda parecchio il #pioliout che accompagnò l’arrivo nell’ottobre 2019 del suo predecesso­re, capace poi però di risalire la corrente. A Fonseca spetterà il compito non semplice di ripetere le sue orme, convincend­o un ambiente oggi a terra dopo una stagione difficile, nonostante il secondo posto finale. Il mercato potrebbe essere d’aiuto, anche da un punto di vista ambientale. Fra i 40 milioni derivanti dalla qualificaz­ione alla prossima Champions in formato maxi e l’incasso dell’eventuale cessione di una stella, che potrebbe essere Theo Hernandez o Mike Maignan, il budget potrebbe essere significat­ivo. L’europeo sarà una vetrina decisiva. Si vedrà. «Faremo di tutto per rendere competitiv­o il Milan del futuro, sarà un lavoro più mirato» promette l’ad Furlani, Il domani è dietro l’angolo. Il resto è già storia.

Ultima volta Ultima volta anche per Giroud e Kjaer, contro la Salernitan­a finisce 3-3

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Davide Calabria, 27 anni, mette a segno la rete del 3-1 per il Milan, ma la Salernitan­a nel finale raggiunger­à il pareggio. Nel tondo, l’abbraccio fra Pioli e Leao dopo il gol del primo vantaggio
(Ansa, Afp) Illusione Davide Calabria, 27 anni, mette a segno la rete del 3-1 per il Milan, ma la Salernitan­a nel finale raggiunger­à il pareggio. Nel tondo, l’abbraccio fra Pioli e Leao dopo il gol del primo vantaggio

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