Biancofiore: Italicum incostituzionale
Discussione romana, dubbi sul sistema regionale. La deputata: intervenga Mattarella
Nella discussione sull’Italicum la deputata Biancofiore (Forza Italia) ha presentato una pregiudiziale di costituzionalità sull’Alto Adige ma, proprio a causa del sistema speciale adottato nella nostra regione, molti altri onorevoli relatori di minoranza hanno parlato di una legge piena di errori che rischia di generare confusione. In Regione infatti si tornerà ai collegi uninominali che c’erano ai tempi del Mattarellum e che sono rimasti anche per il Senato.
BOLZANO Anche se per il momento i deputati regionali sono rimasti alla finestra, durante la discussione sull’Italicum si è parlato molto anche di Trentino Alto Adige che continuerà ad avere un sistema elettorale tutto suo. Un po’ per l’interessamento della deputata di Forza Italia Michaela Biancofiore che ha anche presentato una pregiudiziale di costituzionalità ma soprattutto perchè, proprio a causa del sistema speciale adottato nella nostra regione, molti onorevoli hanno parlato di una legge piena di errori che rischia di generare confusione. in Regione infatti si tornerà ai collegi uninominali che c’erano ai tempi del Mattarellum e che sono rimasti anche per il Senato.
La prima a porre la questione sudtirolese è stata la forzista Maria Stella Gelmini, debitamente indottrinata da Michaela Biancofiore, che ha chiesto al governo di non porre la fiducia sul provvedimento in blocco ma sui singoli articoli. «É necessario dire no anche per l’insormontabile questione del Trentino-Alto Adige, che sembra marginale, ma marginale non è, perché, dove si introducono norme contrarie ai principi costituzionali di eguaglianza, di voto, di rappresentatività parlamentare e, in definitiva, di sovranità popolare, con la finalità di garantire il diritto di tribune e tutelare la minoranza linguistica presente nella provincia di Bolzano, di fatto si condiziona l’espressione del voto e l’assegnazione dei seggi an- che nell’altra provincia presente all’interno della circoscrizione, dove non è presente alcuna minoranza linguistica» avverte Gelmini.
Dal canto suo, oltre a numerosi emendamenti, Michaela Biancofiore ha presentato anche una pregiudiziale di costituzionalità. «In qualità di unico parlamentare del centro destra italiano dell’Alto Adige, attraverso il capogruppo di Forza Italia Brunetta, ho interessato il capo dello Stato Sergio Mattarella per chiedergli di bloccare la riforma per l’Alto Adige. Già nel corso della prima lettura alla Camera — ricorda Biancofiore — avevo presentato una serie di emendamenti che domani depositerò di nuovo per tentare di rimandare l’entrata in vigore del Mattarellum per il Trentino Alto Adige in attesa del nuovo Statuto d’Autonomia». Insieme al capogruppo renato Brunetta è stata poi presentata la pregiudiziale di costituzionalità. «Il sistema elettorale costruito su misura per l’Svp fa venir meno qualsiasi rappresentanza italiana. Mi auguro che anche l’Svp si renda conto di questa situazione e non voti una legge apertamente incostituzionale» aggiunge Biancofiore che riserva qualche frecciata sia al coordinatore regionale Enrico Lillo sia al candidato sindaco Alessandro Urzì che «risulterebberoo più credibili ed efficaci se si coordinassero con i deputati».
Sulla questione altoatesina sono intervenuti anche i relatori di minoranza Danilo Toninelli (Movimento 5 Stelle) e Gennaro Migliore (Pd). «In questa legge c’è un errore formale, non è chiaro quanti saranno i parlamentari eletti visto che il Trentino Alto Adige ha un sistema diverso» avverte Toninelli. Migliore invece ha spiegato come i seggi del Trentino Alto Adige saranno detratti da quelli che verranno assegnati tramite il premio di maggioranza. «In Trentino Alto Adige andranno fatti i conti prima che nel resto d’Italia» dice migliore.
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