«Impegno personale per lottare contro le ingiustizie»
Festival Resistenze, oltre 3.000 visitatori. L’analisi sociale di Segre, Taddia e Canestrini
BOLZANO Oltre 3.000 visitatori in tre giorni. Un ottimo bilancio per la quinta edizione del Festival delle Resistenze contemporanee che si è appena concluso e che si è svolto a Bolzano, in Piazza Matteotti, a Merano, a Bressanone e a Trento.
L’iniziativa ha raggiunto il suo scopo, ovvero coinvolgere l’intera cittadinanza, soprattutto i giovani, sui temi legati ai concetti di impegno, coraggio , comunità corresponsabili, economia collaborativa, innovazione sociale, auto-impiego e bene comune.
Il Festival, come hanno spiegato Andrea Brandalise e Federico Zappini, quest’anno ha avviato un progetto per raccogliere e rilanciare esempi positivi che si spera vengano seguiti.
Sono stati 28 i percorsi attivati nella prima parte del progetto, che hanno coinvolto migliaia di cittadini in tutta la regione e poi, entrando nel vivo del Festival, sono 45 gli eventi che sono stati organizzati, divisi tra dibattiti, mostre, concerti, flash mob e performance teatrali. Buona la partecipazione giovanile con l’impiego di quindici professionisti under 35, attivi nel settore della cultura e organizzazione di eventi appartenenti a cooperative, associazioni e giovani imprese, oltre a mille bambini coinvolti in progetti scolastici.
Tanti gli ospiti importanti, tra cui Vecchioni e Staino. Significativo il dibattito di domenica scorsa in Piazza Matteotti in cui sono intervenuti Andrea Segre, regista ed esperto di analisi etnografica e comunicazione sociale; Federico Taddia, autore e conduttore radiofonico e televisivo; Duccio Canestrini, antropologo, giornalista e scrittore. I tre grandi esperti della narrazione, moderati da Enrico Franco, direttore del Corriere del Trentino e del Corriere dell’Alto Adige , si sono confrontati sul significato del racconto e della relazione che la narrazione ha con la propria idea del futuro. Da vari punti di vista, i protagonisti hanno evidenziato l’importanza dell’impegno personale per cambiare in meglio la situazione e opporsi a ingiustizie e prevaricazioni. In tal senso hanno raccontato una serie di storie significative.
«L’appuntamento — assicurano gli assessori provinciali Christian Tommasini e Sara Ferrari — si rinnoverà anche il prossimo anno. Si tratta di una bella opportunità di collaborazione e riflessione comune della nostra realtà su temi che ci riguardano direttamente». Ma non è finita qui: il prossimo 7 novembre il progetto proseguirà a Trento con il «nuovo festival». Anche quest’anno l’iniziativa è stata patrocinata dal Comune di Bolzano.