Malore collettivo in palestra, precisazione di CasaClima «Problemi all’impianto, non al sistema di certificazione»
BOLZANO «Una cosa è l’impiantistica e altra cosa è la certificazione energetica. Non si può dire che l’impianto ricambiatore d’aria della palestra «Campus 1» di Brunico abbia qualcosa a che fare con la certificazione CasaClima». A precisarlo è l’architetto Stefano Fattor, presidente di CasaClima, l’agenzia provinciale che si occupa delle certificazioni energetiche degli edifici. Proprio un edificio certificato Casaclima A, una palestra scolastica di Brunico, è stato interessato la scorsa settimana da un malore collettivo di poco meno di una decina di studentesse. Le giovani si sono sentite male a causa della scarsità di ossigeno presente nell’edificio. I vigili del fuoco del luogo hanno riscontrato la necessità di pulire e sostituire due dei motori dell’impianto di ventilazione. «CasaClima non produce impianti e questo installato alla scuola di Brunico è una tipologia che si monta da cinquant’anni. Non ha nulla a che vedere con la certificazione» spiega Fattor, che esclude una correlazione fra la modalità di ventilazione dell’edificio e il valore ridotto di ossigeno riscontrato dai tecnici nel corso del sopralluogo successivo al malore.«In Italia ci sono molte invidie rispetto a questo tema e in molti non aspettano altro che avere elementi per mettere in cattiva luce CasaClima, un marchio del valore di un milione di euro che rappresenta una società strumentale della Provincia» conclude Fattor.