IMMIGRAZIONE
Le mafie in Africa
Che le mafie nostrane siano presenti, su tutto il territorio nazionale, europeo e nelle Americhe, non è una novità. Che questa presenza così pervasiva si sia sviluppata, negli ultimi tempi, anche in terra africana è solo una novità recente.
Il livello di diffusione nel continente nero emerge da una serie di rapporti dell’intelligence americana ed europea e la semplice elencazione sulla presenza delle «famiglie» in diversi Stati africani, dovrebbe indurre a serie riflessioni gli organismi di polizia. A Bissau, capitale della Guinea troviamo ancora gli esponenti di Cosa Nostra con i ben noti Cuntrera Caruana. A Casablanca (Marocco), le tre mafie tradizionali italiane si sono divise il territorio urbano: una fetta alla Camorra dei Marano, dei Casalesi e di Torre Mondragone, un’altra porzione ai siciliani di Porta Nuova, Brancaccio e Della Noce e spazio anche per le cosche Barbaro di Platì, Arena di Capo Rizzuto, Di Giovine di Reggio Calabria, Sergi di Platì e Morabito di Africo. Le stesse «agenzie» ‘ndranghetiste le troviamo a Dakar (Senegal) e a Lomè (Togo), affiancate dai Mancuso di Limbaldi di Vibo Valentia e dai Pesce di Rosarno (Reggio Calabria). A Ensuru e Winohek (Namibia), prosperano le famiglie mafiose palermitane (di Partinico, Terrasini, Cinisi, San Lorenzo). Mentre a Johannesburg e Città del Capo (Sud Africa) ha fatto la bella vita Vito Roberto Palazzolo, il «cassiere» del capo mafioso Provenzano. Questi sono alcuni esempi.
Il traffico di cocaina rappresenta sempre l’attività principale mentre con la ripulitura del denaro da narcotraffico si stanno realizzando interessanti investimenti nei settori alberghiero e della gastronomia. È noto che negli ultimi anni grossi quantitativi di cocaina provenienti dal Sud America arrivano nei paesi dell’Africa occidentale ed orientale e da qui verso il mercato europeo.
«Agenzie» di rappresentanza della mafia calabrese sono presenti, da molti anni, in Germania. Nonostante gli arresti dal 1997 al 2012, sia in Germania che in altri Paesi, la presenza di gruppi ndranghetisti è sempre consistente.