Corriere dell'Alto Adige

Minori entrate Tagliati i fondi per l’economia

- F. E.

BOLZANO La Camera di commercio è costretta a ridurre gli stanziamen­ti a favore dell’economia a causa delle minori entrate per i diritti camerali, ridotti del 35% dal governo Renzi. È quanto emerso dalla riunione di ieri del consiglio camerale, coordinato dal presidente Michl Ebner e dal segretario generale Alfred Aberer (nella foto ).

Il vicesegret­ario Luca Filippi ha sciorinato le cifre del bilancio 2014 e del preventivo 2015. Lo scorso anno la Camera ha chiuso con un avanzo d’esercizio di 621.000 euro, messi a riserva. Le entrate per 30,6 milioni avevano come principali voci il diritto camerale (10.8 milioni), i diritti di segreteria (2,7 milioni), i contributi di regione (3,4 milioni) e Provincia (8,5 milioni). Quest’anno il quadro cambia: in tutto 24,5 milioni di entrate, di cui 7 dai diritti annuali, 2,7 da quelli di segreteria, 3,3 dalla Regione e 7 dalla Provincia. Anche incidendo sui costi (il personale viene ridotto a 130 unità più 60 delle aziende speciali con il blocco del turnover), l’ente camera chiuderà con un passivo di 1,5 milioni. E soprattutt­o ridurrà gli investimen­ti a favore dell’economia dai 16 milioni del 2014 a 12,8 nel 2015, la cifra più bassa dell’ultimo quinquenni­o. Una situazione che potrà stabilizza­rsi solo se il governo bloccherà l’emorragia dai diritti annuali, fermandosi al 35% di taglio senza applicare il 40 e il 50% previsti per i prossimi due anni.

In consiglio è entrato inoltre Dado Duzzi per l’Unione commercio al posto di Angelo Pigatto (Aspiag-Despar ha lasciato l’associazio­ne).

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